Eltjon Bida viene da un paese di 600 abitanti. Da Bashkim, in provincia di Fier in Albania. È arrivato in Puglia nel 1995 a bordo di un gommone. Aveva solo 17 anni. Ora fa lo scrittore. C’era una volta un clandestino – I sogni, le speranze e le avventure di un albanese in Italia- edito da Policromia, è il suo primo libro. Parte dei proventi del libro saranno destinati alla Caritas.
-
Eltjon Bida ha lavorato in campagna, ha fatto il venditore porta a porta, il portiere d’albergo. E appena ha potuto ha ripreso a studiare. Ora conosce sei lingue, compreso il russo. Ha lasciato il suo lavoro in un albergo milanese per dedicarsi alla scrittura.
Cosa l’ha spinta a narrare la sua storia?
«Quando raccontavo ai miei amici la storia di come ero venuto in Italia e di come avevo ritrovato mio fratello scomparso, tutti mi dicevano: “Elty, dovresti scrivere un libro!”. Mi affascinano i libri che ti proiettano in un mondo diverso. Ammiro e nello stesso tempo invidio gli autori che hanno la capacità di creare quel mondo che ti coinvolge emozionalmente. Queste motivazioni mi hanno spinto a chiedermi: “Perché non provarci?”».