Nel mito greco, Paride diede il pomo d’oro alla dea più bella, Afrodite, scatendando l’ira di Era e Atena e causando la guerra di Troia. Migliaia di anni dopo si assegna un’altra Mela d’Oro ma a vincere saranno le due imprese (media e piccola) che hanno saputo valorizzare il merito e il talento femminile e incentivare così la rivoluzione della pari opportunità. Parte oggi da Torino la fase finale del Premio Women Value Company – Intesa Sanpaolo, che rinnova per il terzo anno consecutivo il sodalizio del Gruppo bancario con la Fondazione Marisa Bellisario. Sono 86 le imprese finaliste, scelte tra una rosa di 459 provenienti da tutta italia. Il 14 giugno durante la XXXI edizione del Premio Marisa Bellisario “Donne ad alta quota” verranno eletti i due vincitori.
Un premio che dà ossigeno al ruolo della donna in un mercato del lavoro come quello italiano così distante dagli altri Paesi europei in tema di parità di genere. Nel 2018 l’Italia è stato il Paese europeo con il minor tasso di attività femminile: 56,2% sul totale delle donne in età 15-64 anni, una dato lontano anni luce dai livelli medi europei: 68% nel 2018 per i paesi dell’area euro. Fanno peggio di noi solo Macedonia e Turchia. Ci sono due dati che però danno speranza: il tasso di attività femminile è basso ma in aumento rispetto al 2017, così come aumenta anche il numero di imprese femminile che sfiorano il 22% del totale (1 milion e 337mila, seimila in più rispetto all’anno precedente).
Sono 2,5 i milioni di donne che nel 2018 hanno incarichi amministrativi nelle imprese italiane, ovvero il 27,6% del totale. Un piacere sottolineare che il tasso di femminilizzazione delle imprese è più elevato nel Mezzogiorno (23,8%, con punte del 27,8% in Molise e del 26,7% in Basilicata), a cui si deve circa il 50% della crescita registrata tra il 2017 ed il 2018. Ma quali sono i settori dove cresce la femminilizzazione delle imprese? Nei servizi (50%), nella sanità (37,7%) e nell’istruzione (30,2%) ma anche nel turismo (+1.960 imprese nel 2018) e nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (+1.480 imprese). Un aumento non solo italiano. nel 2018 ben 4.500 nuove imprese femminili su 6.000 sono straniere.
Oggi a Torino parte la fase conclusiva del premio. Le 86 finaliste coinvolte in un percorso di empowerment femminile e di dare visibilità alle pratiche più virtuose e innovative, a favore di pari opportunità di genere e welfare aziendale parteciperanno a tre eventi, oggi a Torino (Hotel NH Carlina, in Piazza Carlo Emanuele II 15), il 16 maggio a Milano (filiale Intesa Sanpaolo di via Verdi 8) e il 23 giugno a Firenze (Palazzo Incontri, via dei Pucci 1), organizzati dalla Fondazione Bellisario e da Intesa Sanpaolo, e riceveranno un riconoscimento che attesta la loro peculiare capacità di valorizzare il merito e il talento femminili. La premiazione andrà in onda il 21 giugno sui Raiuno.
L’unica azienda italiana inserita nell’indice 2018 “Bloomberg Gender-Equality Index” (GEI), che valuta l’impegno e le azioni delle principali società quotate a livello globale è il Gruppo Intesa Sanpaolo, passato dal 64° al 33° posto nella 2018 Equileap Top 200 Gender Equality Ranking, classifica delle Top 200 società per gender equality, stilata analizzando oltre 3.200 società quotate di 23 Paesi. In Intesa Sanpaolo, le donne rappresentano il 54% dell’intera popolazione aziendale, il 40% del personale con responsabilità direttive, il 25% dei dirigenti. Per le donne che lavorano o che conducono un’azienda, ha introdotto finanziamenti ad hoc, come Business Gemma, che beneficia del Fondo di Garanzia per le PMI e della sospensione fino a un anno della quota capitale delle rate. Nel 2018 sono stati erogati oltre 1.600 finanziamenti, per quasi 70 milioni di euro.
«Il Premio Women Value Company è una parte fondante del nostro progetto: le donne, la parità di genere e il welfare sono risorse su cui investire, vitali per lo sviluppo dell’occupazione e dell’economia», spiega Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo. «La piena sintonia d’intenti e la collaborazione con la Fondazione Marisa Bellisario ci consente di dare visibilità alle tante storie d’impresa il cui successo è nato anche dalla lungimiranza di aver compreso che l’eccellenza e il talento non hanno genere. Sono esempi a cui guardare per esserne ispirati: raccontando le loro esperienze, abbiamo l’ambizione di contribuire alla diffusione di una cultura aziendale inclusiva, capace di dare spazio al talento e alle idee, in cui si affermi un welfare capace di sostenere le donne e le famiglie.»