L’ex presidente e candidato repubblicano Donald Trump lo aveva definito un «discorso alla nazione». Quella che è andata in scena su X tra l’ex presidente americano e Elon Musk è stata una conversazione in diretta di due ore circa, senza colpi di scena e ritardata di quaranta minuti per problemi tecnici, che il patron di Tesla e SpaceX ha subito attribuito a un attacco hacker per non far parlare Trump (anche se non ci sono prove).
«Ho votato per Obama e sono stato per ore in coda una volta, pur di potergli stringere la mano», ha detto Musk, spiegando di non essere sempre stato interessato alla politica e di avere avuto tendenze moderate se non di sinistra. «Ho sempre pensato a te come uno un po’ di sinistra», ha risposto Trump. «Apprezzo in modo particolare il tuo endorsement».
Il capo di Tesla ha detto poi che c’è «un movimento di propaganda che cerca di descrivere Kamala Harris come moderata, mentre non lo è. Suo padre era un economista marxista, cercatelo su Google». «La mia onesta opinione è che siamo in un sacco di guai, e penso che sia importante che tu vinca, per il bene del Paese», ha spiegato. «Tu sei la strada verso la prosperità, Kamala Harris è l’opposto», ha detto a Trump.
L’ex presidente, commentando la copertina di Time Magazine dedicata a Kamala Harris, ha protestato per averla disegnata «bellissima, come Melania», definendola poi «incompetente» e «candidata di terzo grado. Pessima quanto Biden».
Quanto alla politica estera, Trump ha spiegato che sono più pericolosi i «nemici interni rispetto ai russi e ai cinesi, se hai un presidente intelligente». «Puoi immaginare Xi Jinping che negozia con Kamala?», ha chiesto Trump all’amico. «No, sarebbe ridicolo», ha risposto Musk. Entrambi hanno espresso ammirazione per il presidente argentino Milei e Trump ha suggerito che, se vincesse Kamala Harris, lui e Musk dovrebbero incontrarsi a pranzo in Venezuela, perché sarà un posto «molto più sicuro» rispetto agli Stati Uniti. L’ex presidente ha definito Vladimir Putin, il leader cinese Xi Jinping e il dittatore nordcoreano Kim Yong «innamorati del loro Paese», e ha escluso che l’Iran possa attaccare Israele. «Quando c’ero io sapevano che non avrebbero dovuto fare casino», ha detto.
Trump ha annunciato poi che a ottobre intende tornare per fare un comizio a Butler, il luogo dell’attentato contro di lui in Pennsylvania. L’ex presidente ha elogiato il Secret Service, inclusa una agente donna che lo ha protetto.
L’immigrazione è stata un altro tema centrale. Trump ha detto che gli immigrati illegali, se non sono criminali, sono comunque «improduttivi», accusando Joe Biden di non aver saputo gestire l’emergenza al confine sud con il Messico. «Sono entrati venti milioni di clandestini, arrivati dalle prigioni e dai manicomi, dall’Africa, dall’Asia, dal Medio Oriente», ha detto.
Trump ha parlato della possibilità di mettere Musk alla guida di una Commissione per ridurre i costi del governo federale. «Mi piace», ha detto l’ex presidente, che ha fatto i complimenti a Musk per aver licenziato migliaia di persone: «Sei il tagliatore più grande. Non voglio dire il nome della compagnia, ma loro hanno annunciato lo sciopero e tu hai detto, okay, andatevene tutti, andatevene tutti, sei stato un grande».
Quando la conversazione aveva toccato le due ore, è stato Trump a terminare il collegamento con un bacio finale. Poco dopo in un post su X Musk ha scritto: «Sarei felice di ospitare anche Kamala» .
Il contatore su X ha segnato una audience della diretta di 1,3 milioni di ascoltatori. Questo appuntamento era stato annunciato come occasione storica per «aggirare il mainstream dei media e parlare direttamente al popolo americano», ma non ci sono stati colpi di scena in grado di cambiare il trend della campagna elettorale, che vede Kamala Harris passare in poche settimane da uno svantaggio di due punti a un vantaggio di quattro.