Camillo di Christian Rocca"George, se davvero vuoi porre fine alle dittature del mondo, la sera dovrai restare sveglio un po' più a lungo".

Laura Bush ha pronunciato l’esilarante discorso che leggete qui sotto nelle sue parti più spiritose, sabato sera, alla fine dell’annuale cena dell’associazione dei corrispondenti della Casa Bianca. Tradizione vuole che in queste occasioni, il presidente dica cose spiritose ("intenzionalmente", ha specificato George Bush). Stavolta, a sorpresa, è stata la first lady a impossessarsi del podio. E da lì, come una "stand-up comedian" consumata, Laura ha preso in giro il presidente, il clan Bush, Dick Cheney e Donald Rumsfeld. Si è riservata il ruolo di "casalinga disperata", alle prese con un marito che la sera va a dormire prima dello scoccare delle 9. Memorabile quando, rivolta a Bush, ha detto: "George, se davvero vuoi porre fine alle dittature del mondo, la sera dovrai restare sveglio un po’ più a lungo". L’idea di far parlare Laura è venuta a George, ma al momento del discorso pare che il presidente non sapesse cosa avrebbe detto sua moglie. Le battute di Laura in realtà sono di Landon Parvin, lo speechwriter umoristico di Bush (sì, la Casa Bianca dispone di qualcuno che scrive le battute ai presidenti). Parvin, 56 anni, è stato il battutista ufficiale anche ai tempi di Reagan. La first lady e lo speechwriter hanno cominciato a lavorare sul testo alcune settimane fa, puntando sui riferimenti alla serie tv "Desperate Housewives". Laura non ha mai visto il programma, anche perché va in onda la domenica alle 9 quando George è già a letto, ma le figlie Jenna e Barbara non ne perdono una puntata e per il mese prossimo hanno organizzato una serata per farle vedere su dvd la serie completa.

Laura Bush: Signore e signori, sono ormai anni che partecipo a queste cene e me ne sono rimasta sempre seduta tranquilla. Ebbene, tanto per cambiare, stavolta ho qualcosa da dire. E sarà divertente, perché il presidente non ha la minima idea di cosa sto per dire. George dice sempre di non vedere l’ora di partecipare a queste cene coi rappresentanti della stampa. Tutte balle. Di solito a quest’ora è già a letto. Non sto scherzando. L’altro giorno gli ho detto: "George, se davvero vuoi porre fine alla tirannia nel mondo, bisogna che rimani alzato fino a tardi". Sono sposata col presidente degli Stati Uniti, ed ecco la tipica serata della coppia presidenziale: il signor Eccitazione dorme come un sasso, e io guardo Desperate Housewives con Lynne Cheney. Signore e signori, anch’io sono una casalinga disperata. Voglio dire, se le donne di quel programma pensano di essere disperate, dovrebbero provare a stare con George. Una sera, dopo che George era andato a letto, Lynne Cheney, Condi Rice, Karen Hughes e io siamo andate da Chippendale’s (spogliarello maschile, ndr). Non lo racconterei ma Ruth Ginsber e Sandra Day O’Connor ci hanno visto. Non vi dirò che cos’è successo, ma il nome in codice dei servizi segreti per Lynne ora è "banconota da un dollaro". Io e George siamo agli antipodi: io sono una persona piuttosto silenziosa, lui è un chiacchierone; io sono introversa e lui estroverso; io so pronunciare la parola "nucleare" La cosa stupefacente, tuttavia, è che io e George eravamo destinati a metterci insieme. Io passavo 12 ore al giorno in biblioteca, eppure l’ho incontrato. L’ho conosciuto e poi l’ho sposato, e sono diventata un’ospite regolare a Kennebunkport. Tutti i Bush adorano Kennebunkport, che è uguale a Crawford, ma senza la vita notturna. La gente mi chiede come si sta lassù con tutto il clan Bush. Risponderò in questo modo. Primo premio: una vacanza di tre giorni con la famiglia Bush; secondo premio: una vacanza di dieci giorni. Parlando di premi mi viene in mente mia suocera. Oggi moltissime madri non hanno più niente a che fare con la vita dei propri figli; non è certo questo il caso di Barbara Bush. La gente si chiede spesso che tipo di persona sia veramente. Molti pensano che sia una dolce e affettuosa nonna. In realtà, assomiglia di più a Don Corleone (). Ho visto i miei suoceri al ranch per le feste di Pasqua. Ci piace moltissimo. Quando l’abbiamo comprato, George non sapeva quasi niente su come si tiene un ranch. Ad Andover e a Yale non ci sono buoni corsi di ranching. Ma sono orgogliosa di George. Ha imparato moltissimo dal primo giorno in cui aveva cercato di mungere un cavallo. E quel che è peggio, era un cavallo maschio. Ora, naturalmente, passa la sua giornata a bruciare la sterpaglia, a tagliare siepi e ad abbattere alberi, o, come dicono le nostre ragazze, a fare un po’ di Texas Chainsaw Massacre. La risposta di George per ogni problema al ranch è quella di abbatterlo con una sega (chainsaw), credo sia questo il motivo per cui va così d’accordo con Cheney e Rumsfeld. E’ sempre molto interessante vedere come l’aria del ranch rinvigorisca le persone che arrivano da Washington. Recentemente, il vicepresidente Cheney una mattina si è alzato presto, si è messo gli scarponcini ed è partito per una gagliarda camminata di 10 metri. Ma in tutta serietà io amo il ranch e amo la famiglia Bush. Ero figlia unica, e quando mi sono sposata col clan dei Bush, ho avuto fratelli, sorelle e meravigliosi suoceri, che mi hanno accolta a braccia aperte. E, compreso nel pacchetto, c’era anche questo tipo qui.
(traduzione di Aldo Piccato)

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