Camillo di Christian RoccaModelli americani/ 5

Romano Prodi dovrebbe gettare un occhio alle ultime mosse di Hillary Clinton, l’ex first lady in testa ai sondaggi tra gli elettori di centrosinistra per la corsa alla Casa Bianca del 2008. Non è detto che la senatrice mantenga questo favore fino alle primarie del 2007 né che riesca a battere l’avversario repubblicano in un paese che è a salda maggioranza di destra. E allora voi direte: per quale motivo il candidato premier del centrosinistra italiano, forte di 4 milioni di voti alle (sedicenti) primarie e accreditato della vittoria il 9 aprile, dovrebbe studiare il caso di una collega che davanti a sé ha più ostacoli di quanti ne abbia lui?
Il motivo sta in una parola: leadership. Prodi è il candidato certo e il probabile prossimo premier, ma non è leader del suo schieramento. Hillary non è certa di nulla, ma ha grande influenza nel paese, non solo tra i Democratici. Prodi sarà costretto a dirigere il traffico della sua coalizione. Hillary la guiderà.
Non esistono ricette per diventare leader, ma prendere decisioni certamente aiuta, specie quando sono impopolari o scomode. Hillary è riuscita a sottrarsi alle schermaglie tra i due partiti e si è costruita al Senato un’immagine autorevole, autonoma e indipendente. Negli anni 90, Hillary era uno dei personaggi più odiati dalla destra conservatrice. Oggi è rispettata per le sue posizioni non ideologiche e per la serietà del suo impegno. In questi anni ha promosso iniziative bipartisan con politici di destra che prima la consideravano una reincarnazione di Satana.
Ogni volta che Hillary ha fatto una scelta non ha vacillato al primo sondaggio negativo, ben sapendo che un leader non è chi segue le volatili indicazioni dei sondaggi, ma chi prova a cambiarle.
Così sull’Iraq. Tutti i leader Democratici hanno votato a favore dell’intervento, ma da quando il consenso per la guerra è crollato non fanno altro che giustificarsi o pentirsi di quel voto. Il risultato è che non appaiono presidenziali, al contrario di Hillary che sull’Iran ha criticato Bush di essere stato troppo morbido con Teheran. Quanto all’aborto, Hillary vorrebbe che diventasse “raro”, oltre che “sicuro e legale”.
Fare delle scelte, non è gratis. Hillary ora è detestata dalla sinistra estrema che un tempo l’amava, tanto che la “mamma della pace” Cindy Sheehan non vede alcuna differenza tra lei e Bush (e tra Bush e Bin Laden). Se Hillary riuscisse a entrare alla Casa Bianca, ci entrerebbe con le sue gambe e non rischierebbe manovre per farla fuori.

X