Sembrava sull’orlo del precipizio, moribondo, sciolto nella plastica e ad un passo dalla psico-analisi. E oggi eccolo qua, nei bar della Capitale non si parla d’altro: il Caimano è tornato. Ha rubato palla a Travaglio, ha scartato Santoro e fatto gol. 1 a 0 e tutti a casa. Ancora una volta i suoi più acerrimi avversari lo hanno leggittimato, impomatato e soprattutto gli hanno fornito un motivo per esistere. Senza di lui, loro non esisterebbero. Ve lo immaginate il circo Orfei senza la mitica Moira? Ecco, con Berlusconi è più o meno così. In fondo gli stava mancando troppo ai vari Santoro e Travaglio, così come Ingroia non esisterebbe politicamente. Come farebbero quei poveri pm che, senza Berlusconi e la sua banda, non potrebbero andare in tv nel pieno delle loro inchieste a declamare la verità assoluta e fondare movimenti o accettare candidature 5 minuti dopo? Perchè alla fine dei conti Berlusconi è sempre un grande imprenditore, tanto di se stesso, quanto degli altri. Business is business dicono gli americani. Nessun buono sopravvive senza un cattivo. E questi istrioni della televisione hanno dato agli italiani tutto ciò che amano: una sfida costruita come una partita di pallone, un comico potente, ricco e scanzonato, giullari televisivi che presi troppo sul serio si lasciano spuntare le armi dall’eroe. Il trionfo del tragicomico è servito. A Porta a Porta parla Bersani, che sulla carta guida una coalizione al 39%, ma nessuno se lo ricorda. Perchè alla fine il Re dello schermo è sempre lui che sia idolo o nemico giurato, che sia parvenu o traditore di promesse, la sua seduttività egocentrica è tutt’altro che erosa al contrario dei suoi consensi elettorali. Ed è l’eterno ritorno degli ultra televisvi che grazie a lui danno senso alla loro esistenza. Con Monti, che noia!Solo programmi, numeri, idee, al massimo un pò di massoneria e niente complotti, mignotte, mafiosi, avventurieri, boss, spie e magnaccia. Da Ingroia fino a Vauro, da Santoro passando per la giovane Innocenzi, da Travaglio alla spaesata Costamagna, dal fido Bonaiuti fino al maestro Silvio sono tutti attori dello stesso circo. E ieri sono tornati, come prima, più di prima, peggio di prima. Non avrete forse nutrito l’illusione di aver vissuto in un Paese serio neglio ultimi mesi?
11 Gennaio 2013