MillennialsFare impresa ed essere giovani: un sogno bello (s)e possibile

Ad Avigliana (provincia di Torino) c'è un'impresa con il pallino dei giovani, della velocità e della competitività: si chiama MotivexLab e garantisce test di laboratorio (con report) in 24 ore, pen...

Ad Avigliana (provincia di Torino) c’è un’impresa con il pallino dei giovani, della velocità e della competitività: si chiama MotivexLab e garantisce test di laboratorio (con report) in 24 ore, pena la consegna del lavoro senza alcun pagamento da parte del cliente.

Ci hanno colpito per vari motivi:

1. la maggior parte dei lavoratori sono under-30

2. i fondatori credono fermamente nel futuro, nella competitività, nelle opportunità di mercati aperti ed efficienti

3. parlano la lingua dell’imprenditoria internazionale, ma sono ben radicati nella provincia italiana

Abbiamo fatto due chiacchiere con l’ideatrice e mente creativa Elisabetta Ruffino per capire il suo punto di vista sull’imprenditoria italiana, sul fare impresa nel Paese e – perché siamo noi – su cosa pensa veramente dei giovani.

Cosa significa fare impresa in Italia, oggi?

Fare impresa oggi in Italia è una grandissima opportunità. Anche le piccole realtà, infatti, hanno la possibilità di emergere e di non farsi inghiottire dalle multinazionali, a patto di acquisire competenze di marketing e di vendita, di investire per migliorare il proprio prodotto/servizio e di fare un’attenta gestione finanziaria.

Essere imprenditori oggi significa individuare un bisogno specifico del mercato, fare una promessa precisa per soddisfarlo e mantenerla. Garantire, quindi, standard di servizio e qualità del prodotto sempre più alti e comunicare un messaggio chiaro che differenzi la tua proposta rispetto a quella della concorrenza. Per esempio, nel laboratorio prove materiali MotivexLab®, abbiamo individuato la necessità del settore automotive di ricevere i risultati dei test just in time. E la nostra promessa è “Report sulla tua scrivania entro 24 ore – e senza errori – o è gratis”.

Lei ha scritto un libro, “Tutto e subito”, che sembra un po’ la critica che viene mossa ai giovani: i giovani vogliono tutto, lo vogliono subito e non hanno pazienza di aspettare e costruire. Si trova d’accordo con questa affermazione?

“Tutto e subito” non è la critica che farei ai giovani, ma è la promessa che MotivexLab® fa ai suoi clienti: se la velocità, in alcuni casi, rappresenta un non-valore, nel mercato attuale è assolutamente una necessità.

Ciò che mi rammarica di alcuni giovani non è tanto la fretta di ottenere tutto, quanto la mancanza di un progetto, di un desiderio. E mi dispiace vedere alcuni ragazzi accettare supinamente la visione mainstream di mancanza di possibilità che impone la rinuncia a realizzare i propri obiettivi di fronte alle difficoltà che effettivamente ci sono e che nessuno nega.

La sua azienda dà lavoro – per la maggioranza – a giovani under-30. C’è una questione generazionale nel mercato del lavoro e – conseguentemente – nella politica odierna? I giovani mancano di prospettiva, volontà, ambizione, visione? O forse la struttura delle nostre società non permette loro di esprimersi?

Lascio agli esperti le considerazioni sulla situazione socio-economica italiana e sulle soluzioni che la politica dovrebbe dare. Prendo atto – come detto prima – che la cultura imperante toglie parte di visione e di prospettiva a molti giovani. Questo continuo lamentarsi e rimpiangere il passato che non potrà più tornare non è certo il terreno migliore dove far crescere nuove opportunità lavorative. Tuttavia, penso che ogni disservizio (e in Italia ce ne sono molti, sia pubblici che privati) potenzialmente può diventare un’opportunità di fare impresa e creare nuovi posti di lavoro.

So di piccole aziende create da giovani virtuosi – partiti con pochi soldi, ma con tanta preparazione e moltissimo coraggio – che oggi iniziano a imporsi sul mercato. E credo siano i primi segnali di un’inversione di tendenza che arriverà nei prossimi anni.

Il sistema Paese: dalle tasse, alla giustizia, alle infrastrutture. Potendo fare una sola azione politica, su quale si concentrerebbe?

A dirla tutta, io partirei con una riforma del sistema culturale e formativo italiano. Scuola per scuola. Università per università. Il mio programma è riassumibile in tre parole: inglese, web e marketing.

Cosa significa innovazione oggi?

Innovazione oggi vuol dire formazione. Il problema delle aziende è che la formazione si fa solo sulle nuove reclute e non sui vecchi dirigenti che sono quelli che decidono le politiche aziendali. Giocoforza, in un circolo vizioso, le aziende sono destinate a perdere competitività. Non a caso, Google, Amazon, Facebook, Tesla e Uber vent’anni fa non esistevano.

La sua azienda promette report in 24 ore, altrimenti non chiede alcun pagamento: qual è l’idea dietro questo modello? Si dice che la velocità è vincente, ma alcuni potrebbero pensare che lo sia a discapito della qualità; come risponderebbe a una critica simile?

Ciò che stupisce della promessa MotivexLab® “Report sulla tua scrivania entro 24 ore – e senza errori – o è gratis” nel mondo anglosassone è la normalità. Si chiama garanzia ed è applicata a pressoché qualsiasi tipo di prodotto e di servizio. In Italia praticamente non è mai esistita e iniziamo a conoscerla solo ora grazie al servizio Amazon e Apple che garantiscono il reso gratuito per qualunque problema.

La critica che mi possono muovere – cioè che la velocità vada a discapito della qualità – è stata oggetto di studio nel corso dei vent’anni del nostro laboratorio. La sfida è stata quella di trovare un sistema che garantisse la sicurezza della competenza e dell’imparzialità del laboratorio di prove accreditato secondo ISO 17025 – quale noi siamo – e l’esigenza del mercato automotive di ricevere esiti dei test di laboratorio just in time.

Ciò su cui abbiamo lavorato tutti in sinergia – il fondatore dell’azienda Paolo Pollacino con i tecnici di laboratorio e l’ufficio commerciale – è stato trovare il sistema garantito e ripetibile di consegnare i report in 24 ore. Quindi ci siamo concentrati sulle procedure e sulle attività che vengono fatte prima e dopo la vera e propria esecuzione della prova.

Il metodo di prova, infatti, è normato a livello internazionale e non può essere variato. Quindi, siamo intervenuti su ciò che accade prima e dopo il test vero e proprio. Cioè, tutte le attività complementari come la formalizzazione dell’offerta al cliente, l’accettazione e la preparazione del campione da analizzare, la stesura, l’approvazione, la firma del documento finale con i risultati dell’analisi e l’invio al cliente.

Queste sono le fasi in cui ci si blocca nei laboratori normali.

Tra i vostri settori di riferimento c’è l’automotive: quali sono le nuove direttive di sviluppo?

L’accorciamento dei tempi di programmazione e l’assenza di magazzini rendono sempre più necessario l’intervento just in time. In caso di contestazioni e non conformità, le case costruttrici automobilistiche richiedono ai loro fornitori una prima azione di risposta entro 24 ore.

Un commento sul mercato globale: opportunità o minaccia? E soprattutto, ha senso che i giovani siano così restii davanti all’apertura dei commerci (penso al TTIP, i movimenti contro il CETA, la stessa Unione Europea).

Non sono un’esperta di mercato globale, ma è assolutamente un’opportunità, a patto che ci si faccia trovare preparati sulle tre parole chiave: inglese, web e marketing. Sicuramente c’è una battaglia in atto tra piccoli e grandi. Non ho idea di quante aziende simili alla mia esistano in giro. In Italia, si parla ancora della Olivetti di Adriano, che oggi pare preistoria.

Il vecchio mondo sta veramente collassando. Credo che in giro ci sia un virus che sta fabbricando anticorpi. Penso che la soluzione non sia la propagazione di questi anticorpi per via verticale, istituzionale, politica, ma per via orizzontale. La soluzione arriverà se gli anticorpi – che ribadisco sono l’inglese, il web e il marketing – saranno trasmessi aula per aula. Scuola per scuola. Università per università.

Alessio Mazzucco