Nello stesso giorno in cui è andata in fumo una parte importante del mercato del pesce di Tsukiji a causa di un grande incendio e il Premier giapponese Shinzo Abe ha presentato alla nazione il suo sostanzioso rimpasto di governo, Yuriko Koike, Governatore di Tokyo, ha tenuto una conferenza al FCCJ – The Foreign Correspondents’ Club of Japan, per parlare del futuro della sua città e delle prossime attività in programma per le Olimpiadi del 2020. Alla conferenza stampa Yuriko Koike si è presentata in forma smagliante. Disinvolta come conviene a una ex newscaster televisiva, decisa come si conviene al Governatore di una delle città più grandi del mondo, padrona di un ottimo inglese come si conviene a chi si è laureata all’Università del Cairo e parla un ottimo inglese ma anche l’arabo.
D’altra parte, in Giappone in molti sono pronti a scommettere che sarà lei a succedere a Shinzo Abe e a diventare la prima donna Premier del Giappone. Sulla sua candidatura peserà certamente il risultato delle Olimpiadi ma a chi ha provato ad estorcerle una parola in più sulle sue prossime mosse politiche Koike fa muro: “ho così tanto lavoro quotidiano da fare che non ho tempo per pensare alle questioni personali” ha chiosato. Donna dal pugno di ferro col guanto di velluto, Yuriko Koike è abituata a sparpagliare le carte e battere i record: in parlamento dal 1992, entra nell’LDP il Partito Liberal Democratico di Shinzo Abe che ha la maggioranza relativa nel paese, solo nel 2002. È stata eletta prima donna a capo del ministero della difesa giapponese nel 2007. Nel 2008 ha perso le elezioni interne al suo partito per diventare Segretario Generale e dunque poter correre come candidata Primo Ministro. Ha inoltre ricoperto il ruolo di Ministro dell’Ambiente del governo Koizumi per il quale ha creato la famosa campagna Cool Biz.
Nel 2016 ha lasciato l’LDP per fondare il proprio partito Tomin First Party – Il partito per la gente di Tokyo, col quale è stata eletta prima donna Governatore di Tokyo. Il 2 luglio Tomin First Party ha vinto le elezioni locali dell’Assemblea Metropolitana di Tokyo, frantumando le speranze di ripresa sia dell’LDP che del Partito Democratico di Renho, prima donna a capo del principale partito di opposizione e che in seguito si è dimessa.
Tokyo sarà un modello da imitare – Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sul fatto che Tokyo sia la città più interessante del mondo, Yuriko Koike inizia la conferenza stampa elencando con soddisfazione i primati della città che governa. La prestigiosa rivista di lifestyle Monocle ha eletto Tokyo “the world’s most liveable cities” (la città più vivibile del mondo) per il terzo anno consecutivo, mentre Condé Nast Traveller per la prima volta ha assegnato a Tokyo il “Readers Travel Awards The best non american cities in the world” – Premio per la migliore città non americana nel mondo. Ma se Tokyo piace così tanto agli stranieri, quale è la chiave per migliorarla ancora? Nell’idea di Yuriko Koike, la Tokyo del futuro dovrebbe contenere tre città in una: una città più sicura, una città più aperta dove potranno esprimersi tutte le diversità e una città più smart ed ecofriendly. Inoltre Tokyo dovrebbe allinearsi alle grandi capitali internazionali e diventare una città smoking free (adesso è proibito fumare in pubblico all’aperto, dove sono state create “smoking area” ma è possibile fumare nei locali). La riforma nazionale è già stata bocciata una volta dalla Dieta, ma Koike ha oggi i numeri per poterla far passare nella capitale. Così, per promuovere questa nuova idea di Tokyo è stato creato anche un nuovo logo “Tokyo Tokyo” che anche nella grafica ricorda il percorso di Tokyo, dal periodo Edo ai giorni nostri, e con la creazione anche di un nuovo magazine in inglese.
Tokyo, a smart city – Una città sostenibile e sicura: è questa l’idea di Yuriko Koike per la Tokyo del futuro. La capitale giapponese è, infatti, la prima città nella quale è passata la proposta di ristrutturazione delle linee elettriche, che al momento sono esterne. Si eviterà così che, in caso di terremoto, i pali elettrici crollino sulla strada e possano ritardare i soccorsi. Essi sono, inoltre, pericolosi in caso di evacuazione. Con l’eliminazione delle linee esterne Tokyo diventerà dunque più bella e più sicura, spiga Koike. Tokyo Smart City prevede anche riforme per una migliore gestione dell’energia elettrica con la campagna per l’utilizzo del LED che Koike promuove insieme al “talento” giapponese Pikotaro, diventato famoso col tormentone “Pen Pinapple Apple Pen”. L’implementazione di autobus pubblici a idrogeno, i primi dei quali sono in circolazione a Tokyo dal marzo 2017 e che per il 2020 diventeranno almeno 100, renderà la città più ecofriendly. E sostenibili saranno anche le medaglie olimpiche, che saranno ricavate da metallo riciclato. Inoltre, Koike ha spiegato che il Tokyo Metropolitan Government Office è già nella fase in cui deve pensare all’ utilizzo post Olimpiadi 2020 delle venues che saranno costruite. Sicurezza e accesso per i disabili completano il quadro per una città più smart, ovvero facilmente vivibile.
Tokyo, an open city Il progetto di Tokyo amica della diversità è rivolto alle minoranze come la comunità LGBT, gli anziani e i disabili. Proprio sulla riuscita delle para olimpiadi Koike vede uno dei punti fondamentali per il successo dell’evento di Tokyo. “Abbattere le barriere architettoniche sarà un problema che prima o poi dovranno affrontare tutte le grandi metropoli” ha affermato. Importanti riforme potrebbero arrivare anche dalla creazione di sistemi di lavoro a distanza, come il Telework Day che prende ispirazione da quanto fatto a Londra durante le Olimpiadi. La possibilità di lavorare a distanza permetterebbe di ridurre la mobilità quotidiana in un periodo in cui la città sarà altamente sollecitata dall’arrivo di milioni di turisti. In un paese in cui si muore di karoshi – lo stress da superlavoro – può inoltre diventare uno strumento efficace per affrontare il problema delle ore lavorative in eccesso. Saranno inoltre costruite zone women friendly dove le donne potranno allattare, cambiarsi i vestiti e godere di vari servizi.
Tokyo capitale finanziaria mondiale – Tra gli ambiziosi progetti di Yuriko Koike, c’è anche quello di trasformare Tokyo in una capitale finanziaria mondiale. Tra gli ostacoli principali con i quali si dovrà scontrare la città c’è la barriera linguistica e le tasse per il reddito aziendale le quali, sebbene siano state riformate, sono ancora troppo alte. Nel piano della Koike, al fine di agevolare gli stranieri in Giappone, è prevista la costruzione di International Schools a Toranomon e Yaesu e implementare la possibilità di visite con dottori che parlano lingue straniere. La creazione di una App che fornisca informazioni e spiegazioni nel maggior numero di lingue possibili potrà infine aiutare chi si trova in città. Saranno inoltre creati i Tokyo One Stop Establishment Center per facilitare l’accesso a chi è intenzionato a venire a Tokyo per iniziare un nuovo business. Si tratterà di luoghi in cui, chi desidera creare una start up, vi si potrà riferire, in modo da facilitare la procedura per le aziende. In questi centri saranno impiegate anche le donne casalinghe.
Il mercato del pesce di Tsukiji – incendio e ricollocazione – “Abbiamo già deciso per il trasferimento del mercato del pesce” ha confermato Yuriko Koike. L’annuncio era stato già in giugno, dopo le nuove valutazioni d’ impatto ambientale dell’isola artificiale di Toyosu, dove verrà trasferito il mercato. Continueranno intanto i lavori di bonifica, al fine di avere una maggior sicurezza. Tra le possibili ricollocazioni di Tsukiji c’è l’idea di creare un grande parcheggio per 4.000 posti auto per i visitatori dei giochi olimpici e una strada che colleghi il centro col villaggio olimpico. Per iniziare i lavori bisogna però liberare Tuskiji. A una domanda posta sulle difficoltà dei residenti che non desiderano spostarsi Koike ha affermato che si rende conto che ci siano problemi ideologici a riguardo, ma che bisogna pensare al futuro di Tsukiji. “Tsukiji è vecchio di 80 anni ed è difficile pensare di fare lavori in una struttura come quella. Per questo chiedo alla popolazione di collaborare con noi, per creare insieme una pagina dell’importante storia di Tsukiji” ha concluso Koike. Per la cronaca, va detto che la conferenza stampa è finita alle 15.30 e che alle 16:30 è iniziato l’allarme per l’incendio al mercato del pesce di Tsukiji. Sono bruciati 7 palazzi per una superficie di 935mq. Il mercato esterno di Tsukiji, che ospita i ristorantini, ha circa 400 negozi e si estende su di una superficie di 48.000mq. La parte interna, quella dove si tengono le famose aste del tonno, non è invece stata danneggiata dall’incendio.