Notes da (ri)vedereTurismo esperienziale: la nuova frontiera del XXI secolo

Il turismo esperienziale è un importante asset economico del XXI secolo che propone una nuova formula turistica: vivere emozioni durante il viaggio. È fondamentale visitare un luogo e ammirare le t...

Il turismo esperienziale è un importante asset economico del XXI secolo che propone una nuova formula turistica: vivere emozioni durante il viaggio. È fondamentale visitare un luogo e ammirare le testimonianze storiche o addirittura mangiare un piatto tipico locale; sono momenti che restano nei nostri ricordi e formano il bagaglio culturale. Raccontare un viaggio significa anche sottolineare alcune sfaccettature peculiari che sono rimaste piacevolmente nella nostra memoria.

A sottolineare questa importanza è stato il workshop di Cagliari che si è svolto recentemente all’Open Campus Tiscali, dove sono stati affrontati due argomenti principali: il turismo esperienziale e il settore extra-alberghiero. Proprietari di B&B, Case Vacanza, Agriturismi, Property Manager, organizzatori di escursioni, agenzie viaggi, consulenti di Marketing Territoriale si sono confrontati per raccogliere nuovi spunti e metodologie di lavoro, al fine di rispondere ad una crescente domanda del mercato internazionale.

I relatori del workshop: Andrea Succi, Destination Marketing Manager, Ideatore del Format GMT, metodologia di Marketing Territoriale e Turismo Esperienziale; Gianpaolo Vairo, Esperto in tecnologia per gli affitti turistici, blogger, consulente in business development e teorico del concetto di micro OTA; Luca Sini, CEO & co-founder EDGAR Smart Concierge: servizio di digital concierge per esercizi ricettivi per vendere servizi interni ed esterni; Maurizio Battelli, CEO & Founder Sardinia Co-Hosting Srl.

Nel 2017 circa 7 milioni e 800mila viaggiatori (+37%) hanno scelto l’home-sharing su Airbnb (a cui aggiungere chi ha prenotato su altre grandi piattaforme quali HomeAway, Booking.com, Tripadvisor o Expedia). La durata media del soggiorno è tre volte superiore rispetto a chi prenota in hotel, con una spesa media di 630 euro, di cui solamente il 30-35% è destinato all’alloggio. La crescita del settore è connessa alla percezione che le strutture ricettive siano più autentiche e local rispetto agli hotel, mentre le nuove tecnologie hanno reso semplice, veloce e sicuro l’affitto diretto.

Per quale motivo un utente dovrebbe scegliere una certa meta piuttosto che un’altra? Tra i primi fattori che influenzano maggiormente la scelta – secondo una recente ricerca di Tripadvisor – troviamo il costo dei voli e degli alberghi. Per il 74% degli utenti è fondamentale conoscere un posto sconosciuto mentre per il 67% è importante imparare qualcosa di nuovo. Questi dati confermano l’importanza del turismo esperienziale, inteso non solo come break di evasione ma anche come occasione per sperimentare e conoscere culture diverse.

«La domanda non è solo dove voglio andare ma quale esperienza voglio vivere – è quanto richiama Andrea Succi, facilitatore di Marketing Territoriale, ideatore del Format GMT, che ha presentato in anteprima una nuova figura professionale, il Coordinatore di Sviluppo Turistico Esperienziale. Realtà territoriali disarticolate, comunità locali poco coese non potranno immaginarsi competitive ed attraenti nel prossimo futuro – prosegue Succi – ed è proprio per queste ragioni che occorre formare un Gruppo di professionalità motivate a occuparsi di tutte le fasi di Marketing dei Territori per gestire i flussi turistici attraverso un’offerta coordinata di Programmi Esperienziali». La frammentazione del mercato turistico può quindi generare nuove opportunità professionali e consolidare figure già esistenti come la “Guida Ambientale Escursionista”.

In questo momento storico gli ospiti ricercano il Genius Loci, nuovi “Paesaggi culturali” dove incontrare persone vere con le quali poter condividere un’esperienza, partecipando attivamente e in prima persona alle attività locali, vivendo momenti di vita quotidiana del territorio che visitano, andando a scavare nelle tradizioni, negli usi e nei costumi. Ed è proprio questa ricchezza che si ammira in Sardegna.

È strategico e importante arricchire l’offerta rendendola più attrattiva con forme di Turismo Esperienziale, generando nuovi profitti con la vendita delle esperienze e di altri servizi accessori. Soltanto in questo modo si può fidelizzare la clientela e generare un vantaggio competitivo con un’offerta territoriale aggregata secondo il Format GMT.

Francesco Fravolini

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