#TsurezuregusaAI ロボットBurn-out pandemia – seguendo le nove code

Dal teatro al manga, il passo è breve. AI ロボットBurn-out pandemia – seguendo le nove code (Montabone, 2021 – 86 pagine, testo italiano e giapponese) il testo teatrale di Stefano Giglio scritto durante il lockdown, è da poco diventato anche un manga realizzato in collaborazione con l’Ufficio Culturale del Consolato del Giappone a Milano con disegni di Antonella Aricò. Due linguaggi artistici – quello del teatro e del manga – che si incontrano per raccontare meglio il disagio dei tempi moderni, quello di uomini costretti a vivere in un tempo sospeso e universale, dove la distopia si presenta attraverso un mondo senza più colori, il bianco della copertina del libro che è anche il colore che caratterizza la scenografia del testo teatrale. Protagonisti di questo mondo azzerato sono l’Uomo Volpe, Darma e Kate, rappresentazione artistica di tre umanità diverse, la furbizia, l’emotività e la semplicità. Uniti da un destino che non si sono scelti ma che sono costretti a subire, cercano ognuno a proprio modo di ritagliarsi spazi di libertà e di sopravvivenza non solo fisica, ma anche emotiva in un mondo dove la privazione della libertà è l’unica dimensione possibile.

Abbiamo intervistato Stefano Giglio – artista e autore del libretto teatrale, per capire meglio questo progetto. Stefano Giglio, padovano d’origine, lavora tra l’Italia e il Giappone. Ha esposto in numerose città europee e asiatiche.

 

Come nasce l’idea di scrivere AI ロボットBurn-out pandemia?

La scenografia è nata prima della trama e del testo, ideata nel 2019 a Tokyo, con alcuni amici artisti giapponesi. Ho immaginato uno spazio bianco e disegnato, usando come righello delle hashi, un parallelepipedo con un’entrata ed un’uscita, nel quale gli attori potessero entrare e recitare, senza sostare molto, ed infine uscire. Lo spazio, completamente bianco, è raccontato divinamente nei minini particolari dall’attore e scenografo Massimo Malucelli a “Sinarratv”, che vi invito ad ascoltare.   Massimo Malucelli in collaborazione di “SinarraTV”che vi invito ad ascoltare.

I protagonisti si muovono tra il Giappone, l’Indonesia e l’Italia. Questi luoghi hanno un significato particolare?

Il Giappone e l’Indonesia, sono luoghi a me cari, dove ho anche vissuto. Ho deciso di far viaggiare i miei protagonisti per trasmettere la mia idea di viaggio, che non ha nulla a che cedere con “la visita di un luogo” ma con piuttosto con l’idea di cercare e di incontrare qualcuno, anche una nuova parte di noi stessi. Vivere in questi luoghi mi ha cambiato molto, mi ha donato una visione più ampia : è come vivere contemporaneamente in tre dimensioni, a volte penso da giapponese, da indonesiano, ma agisco sempre da italiano. Queste tre dimensioni l’ho volute comprimere con l’aiuto di un testo teatrale, recitato in un unico luogo rappresentato appunto, da una scatola completamente asettica.

Pandemia e testo teatrale, in che rapporto sono?

Il testo è nato durante la pandemia quando mi sono rifugiato sulle colline vicino alla mia città ed ho avuto l’impressione di vivere dentro al libro di George Orwell “1984”. Ho iniziato a seguire, catalogare e poi rielaborare i post apparsi in rete durante quel periodo di tutti i miei conoscenti italiani, indonesiani e giapponesi. Questi testi mi hanno ispirato la creazione del testo e dei tre protagonisti, che forse rappresentano tre diversi modi di vivere e superare quel terribile periodo di limitazioni.  Il testo teatrale è un viaggio, una fuga in piena epidemia, verso una nuova libertà, partendo dal Giappone, passando in Indonesia per poi approdare in Italia.

 

Chi sono i personaggi del testo e cosa rappresentano?

Colui che guida la trama è l’Uomo Volpe. Nella mitologia del Sol Levante è sempre considerato una persona  con uno spirito ingannatore, è una creatura misteriosamente sacra, capace di penetrare e di possedere gli esseri umani. In questa storia riesce con naturalezza a condurre la vita di Darma, un uomo di origini indonesiane, una persona di natura particolarmente emotiva e ipersensibile, ma nello stesso tempo autoritaria, presuntuosa, impaziente. Forse è anche per questo che il suo destino lo porterà ad essere posseduto dallo spirito della Volpe. Poi c’è  Kate, una ragazza semplice, che improvvisamente viene catapultata in una “nuova guerra” caratterizzata da privazioni. Prima tra tutte la privazione della libertà.

 

Come nasce l’idea di trasformare il testo in un manga?

Il testo del manga si basa sul testo teatrale con disegni di Antonella Arigò. Abbiamo scelto uno stile “giovane” che rimanda alla tipologia shonen e seinen. È appena uscito in Italia ma nei prossimi mesi uscirà anche in Giappone in Indonesia.