Mi consentoIl campionato con gli allenatori più perdenti del mondo

Il campionato con gli allenatori più perdenti del mondo

Un tempo era definito il campionato più bello del mondo. E francamente era difficile sostenere il contrario: veniva nei nostri stadi chi voleva ammirare Maradona, Zico, Platini, Rummenigge, Van Basten, giusto per citarne qualcuno. Erano i favolosi anni Ottanta. Che terminarono con la conquista dell’Europa dopo anni di delusioni (Heysel a parte). Per un decennio, i Novanta, le italiane in Coppa furono le più temute; persino un brutto anatraccolo come il Vicenza arrivò a un passo dalla conquista della Coppa delle Coppe.
Poi, il graduale e inesorabile declino. Tra gli appassionati di calcio c’è persino chi immortala il preciso momento del cambio di direzione. Anno 1999: la cessione di Henry da parte della Juventus. Il francese passò quasi inosservato nel nostro campionato e Moggi lo diede all’Arsenal dove divenne uno dei calciatori più forti d’Europa. Guccini avrebbe parlato di provincialismo. E forse non avrebbe avuto tutti i torti. Da allora, di campioni veri nel nostro campionato ne sono passati davvero pochi. In tanti, anzi, sono andati via, complice anche Calciopoli. Da Cannavaro a Zambrotta, da Toni a Giuseppe Rossi, fino a Balotelli.

L’ultimo personaggio che il calcio italiano ha avuto è stato Mourinho. Che almeno rendeva affascinanti i post-partita. Con lui è andato via l’ultimo tecnico vincente del nostro campionato. E sì, perché viene da sorridere quando qualche giornalista, per criticare un allenatore, dice: «Non ha vinto niente». Sono tutti in buona compagnia, ormai. Da Allegri a Leonardo, fino a Mazzarri, Reja, Delneri, Montella, Cosmi. Il più titolato è Malesani che più di dieci anni fa, col Parma, ha vinto Coppa Italia, Coppa Uefa e Supercoppa italiana. Poi Guidolin, con una Coppa Italia col Vicenza, e Ballardini, una Supercoppa con la Lazio due anni fa. E fino a due settimane fa, tra quelli che almeno qualcosa l’avevano vinto, c’era anche Delio Rossi (con la Lazio), ma ora il tecnico è stato esonerato dal Palermo. Gli altri hanno vinto tutt’al più qualche torneo di calcetto. I tecnici che hanno vinto gli scudetti degli ultimi vent’anni sono tutti all’estero, tranne Lippi che è a casa: Ancelotti al Chelsea, Mancini al City, Mourinho al Real, Capello allena l’Inghilterra, Trapattoni l’Irlanda, Zaccheroni il Giappone. Eriksson è al Leicster City, di Boskov e Bigon si sono perse le tracce. Insomma, la solita storia, chi vince emigra.