Dal centro di Milano ci arriva la foto di un palazzo storico che sta dalle parti dell’Università Statale, con tre bandiere alla finestra. A sinistra, la bandiera della pace. Al centro, il gonfalone della Lista dell’Arancia guidata da Milly Moratti, e in alto a destra la bandierina di Emergency.
A ribadire le proporzioni tra le bandiere, davanti è parcheggiata un’autovettura in campagna elettorale: e anche lei porta il simbolo dell’arancia di Milly. Da quelle finestre e da quelle bandiere si affaccia spesso, accompagnato dalle note di Manu Chao, uno dei figli di Massimo e Milly. Risulta agli atti, in effetti, che ai civici 9-11 di Via Laghetto, ci sia proprio una Casa Moratti, sottoposta a «risanamento conservativo in chiave bioecologica» dal 2004 al 2009. Insomma: Moratti a Milano è un nome un po’ generico, ma sembra evidente che stavolta il sindaco non c’entra: è il cugino di Batman, stavolta, a “reinventare lo spazio urbano” finalizzandolo a una campagna elettorale. Senza commettere illeciti, come giustamente sottolineano diversi nostri lettori. A noi interessava, in questo caso, evidenziare uno “stile”: e anche lo stile, nella vita pubblica, ha la sua importanza anche se – grazie al cielo – non è sanzionato dalle leggi dello stato.
2 Maggio 2011