NAPOLI – Così parlò Luigi de Magistris, neo sindaco di Napoli: «La gente del Sud non ha una cieca fiducia nelle istituzioni, ha bisogno di capire chi è che rappresenta le istituzioni. Se riconosce che si tratta di una persona valida e onesta, allora diventano più rispettosi degli altri». E ancora: «Il mio augurio è che Roberto Saviano possa venire presto a Napoli e possa camminare liberamente con me per strada. La camorra? Lo so che ci saranno problemi, ma ho un voto ampio, vuol dire che Napoli è con me e questo sostegno sarà fondamentale per me. Sento una grande responsabilità, farò affidamento su tutte le forze sane della città che non vedono l’ora di ripartire».
Le prime ore del suo trionfo elettorale, De Magistris le ha spese tra un’intervista e l’altra. Ripetendo più o meno gli stessi concetti: dalla liberazione di Napoli, alla raccolta differenziata che in breve dovrà arrivare al settanta per cento senza la realizzazione del secondo termovalorizzatore. E prendere ulteriormente le distanze dagli ultimi diciott’anni di governo di questa città: «Era una campagna elettorale di chiusura di una fase politica durata vent’anni, quella del bassolinismo».
Napoli è in strada da oggi pomeriggio. Tanti i volti sorridenti, persino quelli del Pd che però piazza appena quattro uomini in consiglio comunale, la metà di quelli del Pdl. L’Italia dei valori avrà quindici consiglieri, la lista civica De Magistris ne ha otto, e sei per Sel.
Infine un passaggio sulla giunta: «Non sarà ideologizzata, ma nascerà dal confronto coi partiti.
Mi assumerò la responsabilità politica e farò le scelte in piena autonomia, come testimonia la mia storia di magistrato prima e di politico adesso. In città ho visto una mobilitazione che non avevo mai visto, l’ho detto anche al presidente della Repubblica».