Da Trieste in giù, più precisamente a Cagliari, nelle città di mare vince il centrosinistra. Nella patria di Italo Svevo, il candidato Roberto Cosolini (Pd) supera il rivale Roberto Antonione, tra i fondatori di Forza Italia, 57,5% a 42,4% in 221 su 238 seggi (dati del Viminale). Scenario simile nel capoluogo sardo: il 35enne di Sel Massimo Zedda supera 59,2% a 40,79%, una differenza pari a 10mila preferenze, il rivale Massimo Fantola, che gli ha già telefonato per complimentarsi. Anche a Grosseto e Novara le preferenze dei cittadini vanno al centrosinistra. In Toscana l’uscente Emilio Bonifazi, riconfermato, supera 57,2% a 42,7% Mario Lolini, mentre in Piemonte Andrea Ballaré vince su Mauro Franzinelli 52,8% su 47,1 per cento. Di centrosinistra saranno anche le Provincie di Trieste, dove viene riconfermata Maria Teresa Bassa Poropat, di Mantova, Vercelli e Pavia.
Ad un primo sguardo, è facile evincere che molte città nella Lombardia, culla del Pdl e di Forza Italia prima, sono passate all’opposizione rispetto all’attuale maggioranza del Governo. Le storie più emblematiche però riguardano i due porti di Trieste e Cagliari. Nel primo caso, sulla debacle del Pdl hanno pesato le lotte intestine tra i due soloni azzurri Giulio Camber, senatore e compagno della presidente dell’Autorità portuale, Marina Monassi, e uno dei primi ideologi di Forza Italia all’epoc della discesa in campo di Silvio Berlusconi.
A Cagliari, il giovane ex assessore comunale Zedda, considerato l’enfant prodige di Sinistra ecologia e libertà, è riuscito ad attrarre voti approfittando delle incertezze politiche del Pdl su Massimo Fantola, che ha incassato da Berlusconi e dal Governatore Cappellacci soltanto un tiepido endorsement. Anche in Sardegna, come a Milano, si impone un candidato proveniente dall’area Sel.