Un brutto segno per i mercati. Poco fa il Tesoro ha comunicato di aver cancellato l’asta dei Btp prevista per dopodomani, «dal momento che nello stesso mese è già stato emesso via sindacato il nuovo BTP€i 2026». Dopo che Moody’s ha annunciato di aver messo sotto revisione per un possibile declassamento il merito debitorio italiano, e dopo che, per questo, ieri il Ftse Mib è risultato il peggiore d’Europa, la mossa non sembra azzeccata. Paura di subire un effetto-contagio? A fine dicembre 2008, in piena crisi Lehman, prima che affiorasse la voragine ellenica, era stato lo stesso Tremonti ad affermare: «non possiamo permetterci neanche lontanamente che vada deserta un’asta pubblica di titoli di Stato». Insomma, seppure da via XX Settembre assicurino che si tratti di una mossa già fatta in passato, spiegando di non aver bisogno di liquidità, c’è da chiedersi se, nella settimana più lunga di Atene e dell’euro, fosse opportuno “cancellare” un’emissione.
21 Giugno 2011