Per chi ama l’antropologia culturale e/o si diverte a osservare l’animo umano, quel che sta avvenendo in questi giorni a La7 è semplicemente fantastico. Con l’emittente della Telecom che dichiara di aver interrotto le trattative per far condurre una trasmissione a Michele Santoro; Enrico Mentana, direttore del tg de La7 e da anni considerato un martire del regime berlusconiano solo perché un giorno l’editore ha deciso di licenziarlo, che prima rilascia dichiarazioni dicendo che l’esclusione di Santoro deriva ancora da una volontà di Arcore, poi aggiusta il tiro e dice: “Michele chiedeva assoluta libertà; ma qualsiasi giornalista non può dire o scrivere quel che gli pare. Esistono obblighi di legge”. ; e il diretto interessato che non gradisce: “Come è noto – dichiara al Fatto quotidiano -, Enrico Mentana non si è mai incatenato per la libertà di informazione. Anche quando aveva promesso di farlo. Pur nutrendo nei suoi confronti una enorme stima professionale, ritengo che abbiamo nei confronti del potere (economico, politico ed editoriale) atteggiamenti molto distanti. Il che ci rende diversamente liberi”. Insomma, vien da chiedersi: ma chi è più puro tra Mentana e Santoro?