I guai di News Corp, la grande compagnia di Rupert Murdoch, hanno in fretta varcato l’Oceano e sono arrivati da una sponda all’altra del mondo anglosassone. Chiuso in fretta News of The World dopo la brutta vicenda londinese, l’Fbi ha aperto un’indagine per una storia potenzialmente ancora più esplosiva: alcuni giornalisti del gruppo avrebbero tentato di impossessarsi illegalmente dei nastri contenenti le registrazioni delle conversazioni delle vittime dell’11 settembre. O ci sarebbero addirittura riusciti. Le informazioni, in questa fase iniziale delle indagini, sono poche e frammentarie. Certo è che la notizia è stata data a mercati aperti, poche ore fa, negli Stati Uniti.
L’iter che ha portato l’Fbi ad aprire un’indagine è particolarmente significativo e, per certi versi, preoccupante per il gruppo di Rupert Murdoch. A dare il là al procedimento, infatti, è stato un deputato repubblicano dello stato di New York: Peter T. King. Ed è la prima volta che un politico repubblicano chiede di aprire un’indagine contro il gruppo di Murdoch, che da sempre simpatizza e sostiene la destra americana. Alla richiesta di King si sono associati anche alcuni legislatori democratici, e da questa istanza è nata l’indagine di cui abbiamo avuto notizia oggi.
Al centro dei sospetti ci sarebbe stato il tentativo da parte di alcuni giornalisti del gruppo di ottenere i dati delle segreterie telefoniche e delle conversazioni di alcune vittime dell’11 settembre. Un tentativo tanto concreto da aver portato ad avvicinare un investigatore, tentando di assoldarlo per compiere il lavoro. Secondo alcune fonti di stampa, l’investigatore contattato si sarebbe rifiutato.
Nei prossimi giorni seguiremo le evoluzioni della vicenda. Intanto, appena data la notizia, il titolo ha avuto un crollo in borsa e registra perdite, al momento, pari a circa il 3% al Nasdaq, con performance sensibilmente inferiori all’indice.