Qualche minuto fa – appena ricevuta la notizia dell’avvenuto incasso – ci siamo immaginati la faccia dell’Ingegnere. Anzi, prima ancora che la sua, più facilmente immaginabile, quella del suo portatore (sano) di notizia, colui che avere l’onore e l’onere di comunicargli che Cir da quel preciso istante valeva un botto in più. Doveva essere paciosa, di quel pacioso soddisfatto di chi sa di aver scucito il malloppo a uno storico nemico del Capo.
A questo punto, noi pensiamo che sia opportuno lasciare De Benedetti e Berlusconi al loro destino, per dedicarci a qualcosa di più laterale ma non meno importante. Rivolgendoci a quegli autori che neanche tanto tempo fa hanno gridato al regime berlusconiano, in virtù di leggine ad personam o di irrispettose critiche ricevute dalla figlia maggiore del Cavaliere e che per questo, anche legittimamente, hanno lasciato la tanto cara casa editrice. A questi due autori, ben noti alle cronache, un teologo e un acuto raccontatore delle mafie d’Italia, noi qui si chiederebbe di mettersi una mano sulla coscienza e l’altra sul portafoglio di Mondadori (oggi leggermente alleggerito) e di conseguenza progettare il rientro in sede.Dài Vito e Roberto, che ce la potete fare.
26 Luglio 2011