“Islam peggio dei nazisti”, ecco il miliardario che paga Santorum

“Islam peggio dei nazisti”, ecco il miliardario che paga Santorum

NEW YORK – Minnesota, Missouri e Colorado. Una tripletta non da poco, quella ottenuta da Rick Santorum alle primarie del partito repubblicano per scegliere il candidato che affronterà Barack Obama alle prossime elezioni presidenziali.

Successi un po’ a sorpresa che gettano scompiglio, soprattutto, dalle parti di Mitt Romney, la cui scalata elettorale si ferma improvvisamente, proprio quando il “nemico” Newt Gingrich, sembrava domato. L’insorgenza di Santorum, tuttavia, conferma due fatti apparentemente scontati, ma mai incisivi come in queste primarie: l’importanza della religione e quella del denaro. A giocare un ruolo fondamentale a favore di Santorum, ad esempio, in Colorado, sono stati gli Evangelici che lo hanno votato in massa. Sicuramente, però, nemmeno l’appoggio divino avrebbe potuto fare meglio di quanto hanno in realtà fatto i tanti dollari che a Santorum sono arrivati da un finanziatore plurimiliardario e, fino a qualche giorno fa, noto solamente al “ristretto” numero di seguaci di Forbes.

La rivista aveva, in diverse occasioni, parlato di Foster Friess e di quella fortuna messa insieme grazie ai fondi comuni di investimento che ne avevano fatto uno dei paperoni d’America. Fortuna che, secondo lo stesso Friess, sarebbe un dono di quella fede cristiano evangelica, alla quale si “affidò” nel 1978, in un momento in cui si sentiva “spiritualmente infelice”. Nelle scorse primarie, il milionario, che ama andare in giro con un cappello bianco da cowboy, aveva dato il suo appoggio proprio a Mitt Romney per il quale ora, invece, ha chiuso il portafogli a favore del più “combattivo” Santorum. «Rick è intenzionato ad arrivare fino alla convention – ha dichiarato in un’intervista Friess – e sono molto eccitato per questa decisione». Come responsabile del superPac che supporta Santorum, il “Red, White e Blue Super Pac”, il settantunenne miliardario ha già consentito al repubblicano una spesa di oltre due milioni di dollari, in particolare per spot televisivi che sono andati in onda in Minnesota. Il suo ruolo nella campagna elettorale è stato tanto determinante che, quando Santorum si è presentato ai suoi elettori, dopo le ultime vittorie, lui era al suo fianco sorridente e soddisfatto.

La storia di Friess somiglia molto a quella di tanti altri che hanno rafforzato il mito del sogno americano: nato in Wisconsin nel 1940, cresciuto in una famiglia molto modesta, inizia a lavorare a New York, a Wall Street dove resta per 10 anni prima di decidere di iniziare una propria attività, con il supporto di sua moglie che diventa, lentamente, fonte di grande successo economico. Oltre al suo impegno politico a favore dei repubblicani, Friess è noto anche per le sue donazioni a varie raccolte benefiche, come quella per le vittime dello tsunami asiatico alla quale ha donato cinque milioni di dollari. Fra i suoi interessi, anche un’attività di “recupero” dei musulmani che intendono sottrarsi alle rigide regole della loro fede ed essere “addestrati” all’ideologia americana. «L’islamismo è uno dei movimenti piu’ spaventosi al mondo oggi –  scrive Friess sul suo sito web – e la sua minaccia è più pericolosa di quella del nazismo o del comunismo».

Al momento, i dati riportano che Friess ha donato al superPac a sostegno di Santorum oltre trecentomila dollari ma è certo che, in vista delle prossime tornate elettorali, non ci si fermi qui. Una cifra, nonostante la positività dei risultati, che però appare assai “povera” rispetto a quei dieci milioni di dollari donati dal miliardario del Nevada, Sheldon Adelson, magnate dei casinò, a Newt Gingrich. La stella dell’ex portavoce della Camera, tuttavia, sembra, almeno al momento, un po’ oscurata e così Adelson, durante un recente incontro con Romney, gli ha già garantito, qualora sarà lui il candidato, il massimo sostegno politico e finanziario.
 

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter