Si apre e si chiude con accenti stranieri l’84ma edizione degli Academy Awards, questa la verà particolarità; per il resto, tutto si svolge senza tante sorprese. Dedica all’Italia, infatti, il suo premio, Francesca Lo Schiavo che con Dante Ferretti vince uno dei cinque Oscar, quello alla scenografia, con i quali è stato premiato Hugo Cabret, il film di Martin Scorsese. E si parla con accento francese in chiusura di serata, con una tripletta che fa di “The Artist” il vero vincitore, premiato con la statuetta per la miglior regia (Michael Hazanavicius), il miglior attore protagonista (Jean Dujardin) e miglior film dell’anno. Niente da fare, ancora una volta, per George Clooney, candidato come “miglior attore protagonista” per “The descendants” (“Paradiso perduto”), né per Brad Pitt in corsa con il suo “Money Ball”. Delusione per Viola Davis, interprete di “The Help” che è stata “battuta” da Meryl Streep, alla sua diciassettesima nomination e al suo terzo Oscar. Cifre che da sole raccontano la carriera straordinaria di una delle miglior attrici del cinema americano degli ultimi decenni.
Incontenibile commozione e standing ovation, invece, per Octavia Spencer che si è aggiudicata la statuetta per il suo ruolo, come attrice non protagonista, nel film “The Help”. Ha aspettato 82 anni, Christopher Plummer per aggiudicarsi il suo primo Oscar, ottenuto come attore non protagonista nel film “Beginners”. Plummers, nonostante una lunga carriera, è noto in Italia soprattutto per la sua interpretazione del capitano Von Trapp nel film “Tutti insieme appassionatamente”. «Mi allenavo per questo discorso sin dalla nascita», ha scherzato Plummer, l’attore più anziano mai premiato finora, ricordando che alla prima edizione degli Oscar lui aveva solo due anni. La statuetta per la miglior sceneggiatura è andata, invece, a Woody Allen, non presente per ritirare il premio, con il suo “Midnight in Paris” che era candidato, anche a miglior pellicola dell’anno.
Applauditissima la vittoria di “A separation”, il film iraniano che si è aggiudicato l’Oscar come miglior film straniero. “In questo momento – ha dichiarato il regista Asghar Farhadi, ritirando il premio – ci sono molti iraniani nel mondo che ci stanno guardando e che si sentono molto felici”. Niente da fare per l’italiano “La Luna”, il corto animato, scritto e diretto da Enrico Casarosa che è stato battuto da “Fantastic Flying Book”.
Quest’edizione degli Awards ha segnato anche il ritorno di Billy Crystal (“Harry ti presento Sally) che aveva già condotto la serata in altre otto edizioni. Il suo ritorno è stato salutato da una clip iniziale in cui, facendo il verso al film “Paradiso perduto”, viene miracolosamente risvegliato dal coma da un bacio sulle labbra (vero) di George Clooney.