Che i componenti di Elio e le Storie Tese non nutrano particolari simpatie per Roberto Formigoni, non è esattamente una novità. Già nel 2008 col brano “Parco Sempione” avevano aspramente criticato la decisione del presidente della Regione di abbattere il bosco di Gioia per far posto alla nuova sede dell’ente lombardo. Da ultimo, ieri sera su “The Show Must Go Off”, gli hanno dedicato “Lo verificherò”, una canzone parodia sugli ultimi scandali in cui è rimasto invischiato Formigoni.
Sarà stata la goccia che fa traboccare il vaso, o una semplice coincidenza, ma stamattina il presidente della Lombardia ha deciso di attaccare direttamente il gruppo musicale su Twitter, rispolverando proprio la questione degli alberi e del parco di Gioia. «Elio, ci 6? Strillasti per 7 alberi in Regione #Lombardia. #Pisapia falcia 15 platani secolari ma tu taci. 6 fazioso?», scrive Formigoni. Identico messaggio per Dario Fo e Milly Moratti.
Da Twitter nessuna risposta degli Elii, solo qualche utente che prende in giro il linguaggio “ggiovane” del presidente lombardo. Raggiunto al telefono risponde, la voce inconfondibile e vagamente sorpresa, l’Architetto Luca Mangoni, il componente non musicista del gruppo, “autorità morale” per i fan, per tutti “il Supergiovane”. «Della questione in sé non so molto», anticipa, «se abbattono dei platani secolari è ovviamente un dispiacere, ma il taglio degli alberi in questo caso mi sembra che serva per far posto alla corsia dei mezzi pubblici. Un po’ diverso dal radere al suolo un bosco – altro che 7 alberi! – per far posto a una costruzione gigantesca e inutile».
Alla provocazione di Formigoni preferirebbe non dedicare troppa attenzione. «Quando Cossiga, alla fine, era andato e “esternava” cose a caso pensavo fosse il caso di ignorarlo», spiega Mangoni. «Ora anche Formigoni…ma che scriva quel che vuole, oramai è allo sbando, sono gli atti di un uomo disperato. Si commenta da solo». Ma non rinuncia a una stoccata: «Sono fazioso? Ma sì, sono fazioso e preferisco stare con la fazione degli onesti».
«Lui non è indagato – ci tiene a precisare – ma probabilmente sente il deserto intorno, i suoi lo stanno mollando, in regione non si potrà ricandidare, a Roma è bruciato…Il suo è solo un tentativo di far parlare d’altro, fossi in lui proverei a fare lo stesso». Pausa di silenzio. «Certo non potrei mai essere lui», conclude ridendo.
Forse arriverà una risposta ufficiale da parte della band milanese, per ora restano le spallucce di Mangoni. Parlare di alberi in questo momento vorrebbe dire fare un regalo a Formigoni, e l’Architetto invita a non cascarci. «La cosa davvero grave è che sia ancora lì, punto».
E qui ecco il video che mostra come Formigoni ha voluto smentire Luca Mangoni, facendo apertamente rissa con una giornalista di Telelombardia: