CineteatroraQuando in scena arrivano gli articoli di giornale di oggi

Quando in scena arrivano gli articoli di giornale di oggi

Lo scorso lunedì alle 21.00 si è conclusa con un esperimento di scrittura scenica in tempo reale la stagione del Teatro Filodrammatici di Milano. Un progetto che ha coinvolto registi, attori e drammaturghi nella prova pratica di un’idea viva da due anni nella mente di Bruno Fornasari, in collaborazione con Tommaso Amadio, membri della direzione artistica. Con_testo nasce infatti dall’esigenza di riaffidare alle scene un ruolo di intervento diretto nella contemporaneità, rompendo con l’errata convinzione di un teatro alieno alle cronache. Se la sintesi dei quotidiani si avvale di un apprendistato intuitivo attraverso le fonti, la mossa teatrale è un ingranaggio della stessa catena selettiva.

L’argomento proposto è il nutrimento inteso sia come soddisfazione fisica, sia come linguaggio culturale. Alimentarsi può diventare patologia o spreco, esibizione di benessere o mercato ricco, soddisfazione immediata per una forma perfetta o rischio di morte lenta. A questo scopo sono state assegnate, senza condizioni ritrattabili, cinque notizie dell’ultima ora a cinque gruppi composti rispettivamente da un regista, un drammaturgo e cinque attori precedentemente selezionati sulla base di una peculiare evidenza e non un provino su parte.

Un compito suddiviso per scritture della durata massima di dieci minuti ciascuna, destinate a una messinscena concepita e realizzata nell’arco di 24 ore. Un margine di tempo senza scarti per misurarsi con la corsa implacabile delle notizie e il coordinamento di una consegna finale al pubblico di circa 60 minuti, dopo un lavoro notturno all’interno di spazi messi a disposizione sia dal Teatro Filodrammatici, sia da altre realtà milanesi quali CRT Salone, Teatro Litta e Giovio 15.

Non si è trattato di uno spettacolo compiuto, ma di restituzioni in forma di drammaturgia breve ed esperienza di teatro giornale a diretto confronto con i fatti. Il primo gruppo, composto dalla regista Cristina Belgioioso e dal drammaturgo Lorenzo Piccolo, ha raccontato un compleanno giovanile a base di cibi di scarto. Premessa è stata la notizia de “Il Resto del Carlino” riguardante l’accusa di furto aggravato e violazione della proprietà privata ai danni di due donne sorprese a rubare alimenti scaduti. Gli attori hanno rimarcato la precarietà e l’egoismo di un anonimato volontario, solo all’apparenza non costretto dalla fame.

Le loro ipocrisie sono corse veloci quanto i cambi scena che hanno aperto al secondo ritratto per la regia di Sandro Mabellini e i testi di Angela Demattè. Protagonista una madre scheletrica convinta, rende noto il “Daily Mail”, di ingrassare rovinosamente durante la gravidanza. I suoi digiuni preventivi hanno fatto capolino nell’ossessione delle voci che incitavano a mangiare, rievocando i fantasmi irrisolti dell’anoressia e forzando la teatralità del doppio che assale e condanna il cibo a malessere psichico.

Diverso è stato il taglio ironico e ben costruito del regista Francesco Frongia a fianco del drammaturgo Dario Merlini per presentare l’ennesimo eccesso dietologico del secolo che, sempre il “Daily Mail”, riporta in riferimento alla Baby Food Diet di Cheryl Cole. Una fantasmagorica schiera di promozioni porta a porta, tra vittime di cure dimagranti assurde e omogeneizzati salvifici che fanno regredire giocando come abile spot subliminale sul bisogno di coccole e protezione amniotica.

Chi non ha inteso assecondare la normalità, ma piuttosto incalzarla nei suoi ingranaggi più ritorti e cinici è Alex Cendron, regista che ha percorso fino in fondo la parola giustamente equivoca di Francesca Sangalli. La realtà è quella del corpo di una sedicenne secondo il “Daily Mail” fatta a pezzi e mangiata con le patate da convitati ignari. Al termine di ripicche non troppo velate, gelosie e smascheramenti evidenti nella nudità fisica dei partecipanti a un banchetto di carne innocente, la rivelazione è stata trasmessa da uno di loro, boia insospettabile. Nessuna concessione a simbolismi fumosi, ma gesti sincopati e la rievocazione di nomi del teatro russo per enfatizzare l’orrore macabro.

Di enfasi si è nutrito anche l’ultimo gruppo composto dal regista Paolo Giorgio e dalla drammaturga Sarah Chiarcos: un evento eccezionale come l’indiano che, dichiara il “Guardian”, si nutre di sole, è stato fatto oggetto di una trasmissione televisiva che ha irriso l’istinto famelico del malcapitato vittima del business più fasullo. Tra qualche tempo morto e bestialità mediatiche già sentite, quel che accomuna le cinque tappe di questo teatro da prima pagina è la meta più che lodevole di Con_testo: il nutrimento di un laboratorio fuori e dentro copione con il dovere di concentrarsi sullo scenario del mondo.

CHI È DI SCENA?
CON_TESTO 2012
Teatro in tempo reale

Ideato da Bruno Fornasari
In collaborazione con Tommaso Amadio

Regia Cristina Belgioioso, Alex Cendron, Francesco Frongia, Paolo Giorgio, Sandro Mabellini
Drammaturgia Sarah Chiarcos, Angela Demattè, Dario Merlini, Lorenzo Piccolo, Francesca Sangalli

Teatro Filodrammatici Milano

Con il contributo di Bper-Banca Popolare dell’Emilia Romagna, del Consiglio Regionale della Lombardia, di Fondazione Cariplo e il patrocinio del Comune di Milano 

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