A ridosso delle elezioni politiche in Italia, in Germania tutti sembranoossessionati dalla figura politica di Silvio Berlusconi. A poco serve ricorcare che anche la Germania ha le sue colpe nel deterioramento del rapporto con l’Italia. Da Berlino a Monaco, quando si parla delle votazioni del 25 febbraio, l’attenzione è tutta puntata sul leader del centro-destra.
Alexander Görlach è tra i maggiori giornalisti politici tedeschi, direttore di “The European“, rivista di dibattiti politici e culturali. Parla correntemente italiano e ha due dottorati, di cui uno in teologia. Ammette sorprendentemente che “Berlusconi ha fatto bene al paese, perché lo ha reso più noto”. Corregge il tiro: “Forse non ha esposto il paese per i suoi aspetti migliori” e comunque “non ha fatto il bene del paese” e gli italiani possono sperare “che non sia rieletto”. Lancia segnali preoccupanti alla sinistra: “Non conosco Bersani e praticamente nessuno dei miei colleghi lo conosce”.
Sostiene che l’Italia ha bisogno di un leader “di cui fidarsi”, ma esclude che, chiunque egli sia, non sarà mai in grado di rinegoziare l’austerity con la Germania. I tedeschi ritengono che sia l’unico modo per adeguare i paesi in difficoltà ai parametri dell’area euro. Linkiesta lo ha intervistato per i suoi lettori.
