L’indonesiano Erick Thohir acquisterà metà dell’Inter

Dovrebbe arrivare tra il 40 e il 49%

Manca solo la firma, che dovrebbe arrivare la settimana prossima: Massimo Moratti sta per cedere una fetta dell’Inter al magnate indonesiano Erick Thohir. Attualmente, fanno sapere fonti vicine alla famiglia, la trattativa è in fase avanzata e si coronerà con ogni probabilità la prossima settimana con l’arrivo dell’indonesiano a Milano per la firma. È noto che Thohir, a capo di un gruppo che si occupa di vari settori, dall’energia all’informazione, avrebbe voluto salire in maggioranza (si era parlato dell’80%) ma la famiglia Moratti si è rifiutata. Almeno per il momento. Lo schema prevede l’ingresso nell’azionariato in un range compreso tra il 40 e il 49%, ma con l’opzione di salire ancora il prossimo anno, quando Massimo Moratti potrebbe lasciare la poltrona da presidente. Al momento, il capitale sociale dell’Inter appartiene al 95% a Moratti (che nel tempo ha rilevato il 5,3% alla famiglia Giulini), il 4,2% dalla Pirelli. Il restante 0,5% è composto da una serie di piccoli azionisti.

Dopo le indiscrezioni filtrate dagli ambienti nerazzurri lo scorso maggio, dunque, il proprietario dell’Inter avrebbe in parte ceduto alle lusinghe dell’indonesiano. Il 26 giugno, all’uscita dal consiglio d’amministrazione dell’Inter, Moratti aveva improvvisamente riaperto alla trattativa: «Va avanti bene la cosa, mi sembra che ci sia buona volontà da ambo le parti per fare qualcosa di positivo per l’Inter e vediamo che sia qualcosa di positivo per l’Inter».

@messidentus #FORZAINTER #AMALA sy tdk ikut partai politik dan tdk ada di pemerinthan 🙂

— Erick Thohir (@erickthohir) May 31, 2013

Al di là dei tweet di Thohir da tifoso interista, una conferma — seppur indiretta — all’ingresso di un socio forte e capace di portare capitali nelle casse nerazzurre era arrivata con l’ingaggio del nuovo allenatore Walter Mazzarri. Il tecnico livornese aveva scelto Milano come nuova piazza per rilanciare le proprie ambizioni, dopo i fasti di Napoli (che hanno portato alla vittoria della Coppa Italia e al raggiungimento degli ottavi di Champions League). Ma per vincere occorrono nuovi acquisti, quindi soldi. E l’Inter, dopo che le ultime stagioni erano state segnate da una certa austerity alla voce mercato e ingaggi per rientrare nei parametri, dettati dall’Uefa, del Fair play finanziario, ha bisogno di soldi freschi da spendere subito sul mercato, per tornare a disputare quella Champions la cui sola partecipazione arriva a garantire a una società di calcio almeno 30 milioni di euro. Moratti, sempre dopo il cda Inter, aveva rilasciato alcune dichiarazioni sul bilancio nerazzurro: «Abbiamo constatato che in due anni abbiamo diminuito di circa 80 milioni l’ammontare degli ingaggi dei giocatori. E constatare che se fossimo entrati in Coppa dei Campioni, l’anno prossimo sarebbe stato un anno senza un minimo di perdita, anzi, quindi è un peccato, c’è il dispiacere di non essere in Coppa dei Campioni».

L’ingresso di Thohir in società dovrebbe portare a un cambio di rotta del mercato. Il centrocampista Guarin e il difensore Ranocchia, messi nella lista dei partenti per finanziare nuovi acquisti, potrebbero ora restare e diventare compagni di altri nuovi arrivi, come il centrocampista Nainggolan o il tanto inseguito Paulinho. Non solo. L’arrivo di Thohir potrebbe rilanciare la questione del nuovo stadio di proprietà dell’Inter: un progetto abbandonato dopo il fallimento della trattativa con gli imprenditori cinesi lo scorso autunno e lasciato in stand by in attesa di novità dal fronte indonesiano.

Non è la prima volta che Thohir decide di investire nel mondo dello sport. Figlio di Teddy, proprietario del marchio automobilistico indonesiano Astra International (che fattura 20 miliardi di dollari all’anno), dopo aver studiato negli Usa ha fondato il gruppo editoriale Mahaka International, proprietario del quotidiano indonesiano Republika e di diversi emittenti tv e radio del suo Paese. E proprio a Republika, qualche anno fa, comunicò agli attoniti caporedattori di voler acquistare una squadra di basket dell’Nba. Detto, fatto. Fondato un consorzio assieme all’attore Will Smith e all’ex giocatore Jason Leiven, ha comprato una quota dei Philadelphia 76ers, sborsando solo lui 20 milioni di dollari. E sempre con Leiven si è poi gettato nel soccer, comprando la squadra dei Dc United per 50 milioni di dollari.

E proprio la gestione del club di Washington sta destando tra i suoi tifosi più di un malcontento. Pare che Thohir passi la maggior parte del suo tempo Indonesia e che deleghi molto a dirigenti di sua fiducia. Gli investimenti promessi latitano, la squadra sul campo non gira e anche del nuovo stadio promesso nemmeno l’ombra. Il tutto nonostante il magnate avesse promesso investimenti per la struttura e un mercato migliore. Peccato che i nuovi acquisti non abbiano fatto fare alla squadra il salto di qualità e che l’allenatore, nonostante i risultati non eccelsi, sieda ancora sulla panchina rossonera. Segno che la lontananza di Thohir si fa sentire. Forse è anche per questo che Moratti non ha accettato di cedere la quota iniziale richiesta, fatta dell’80% di quote societarie per un investimento di 260 milioni di euro. L’inserimento in società sarà graduale: un anno per vedere come Thohir si comporterà. Dal prossimo anno, tutto sarà possibile.

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