Il Getty Museum regala migliaia di opere in digitale

Licenza simile al Creative Commons

Il Getty Museum ha deciso di rendere disponibili ben 4.600 immagini del suo immenso archivio. L’iniziativa, chiamata Open Content Program, offre gratuitamente file in alta risoluzione e in cambio chiede solo di porre questa didascalia:

[Digital image courtesy of the Getty’s Open Content Program]

che specifica come l’immagine sia stata ceduta “per gentile concessione”.

Tra quadri, incisioni, sculture e vecchie pagine miniate, c’è solo l’imbarazzo della scelta e finalmente potremmo decorare blog o siti con immagini dettagliate fino al singolo pixel e senza paura di infrangere il diritto d’autore.

«Il Getty ha adottato l’Open Content Program perché abbiamo riconosciuto la necessità di condividere le immagini di opere d’arte in maniera illimitata, liberamente, in modo che tutti coloro che fanno o apprezzano l’arte avranno maggiore accesso a immagini digitali di alta qualità per i loro studi e progetti”, si legge sul sito di presentazione del progetto, che prosegue: “L’Arte ci ispira e la fantasia e la creatività portano verso espressioni artistiche che espandono la conoscenza e la comprensione. Il Getty spera sinceramente che la gente userà queste immagini per una vasta gamma di attività e che condividerà i frutti del suo lavoro con gli altri».

Insomma, è la base del Creative Commons, in cui si dà libero accesso ai propri contenuti chiedendo in cambio che anche chi ne beneficia li diffonda seguendo lo stesso principio. Primo passo per iniziare questo viaggio avventuroso è entrare nel Getty Search Gateway e da qui inserire una chiave di ricerca, navigare tra le diverse sezioni o andare direttamente all’Open Content Program. Una volta selezionato il file di nostro interesse un link permette di scaricarlo in alta risoluzione, almeno 300 DPI, tanto che si raggiungono facilmente i 20 megabyte per immagine. Tra fotografie americane degli anni Trenta e schizzi esotici, non mancano maestri come Théodore Géricault, Edgar Degas e il nostro Leonardo da Vinci, presente qui con sole due opere che faranno la gioia di tutti i blogger satirici.

Walker Evans, A Bench in The Bronx on Sunday, 1933

John Reekie, A burial party, Cold Harbor Virginia, 1865

Robert MacPherson, The campagna near Rome, 1850 circa

Louis Emile Durandelle, Exposition Universelle de 1889, etat d’avancement 1888

Alfred Stieglitz, The Terminal, 1893
Manoscritto inglese della metà del Duecento

Caricatura di Leonardo da Vinci

Theodore Géricault, Barca sul Mare, 1818-1819

Edgar Degas, Autoritratto, 1857

Edgard Degas, Apotheosis de Degas, 1885

Henry Rosseau, Le centenaire de l’Indipendance, 1892

*questa e le altre immagini tratte da Getty’s Open Content Program, pubblicate per gentile concessione

Twitter: @alessiolana

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