Diciannovemila trecento settantadue. Sono i migranti che hanno tentato l’assalto alla “fortezza Europa” ma in Europa non sono mai arrivati. Quelli che dal 1988 hanno perso la vita, secondo i dati del blog Fortress Europe, per lo più nel “cimitero” Mediterraneo. Di cui 2.352 soltanto nel corso del 2011, almeno 590 nel 2012 e già 695 nel 2013.
Ma quante sono le persone che tentano di attraversare irregolarmente i confini europei? Secondo i dati di Frontex, l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea, i numeri maggiori si registrano dall’Asia (per lo più Medio Oriente) verso la Grecia: nel 2012 sono arrivate 37.220 persone, di cui 9.560 dall’Afghanistan, 7.130 dalla Siria, 4.600 dal Bangladesh. Nello stesso anno 1.600 persone hanno attraversato i confini europei orientali, di cui 330 dalla Georgia, 260 dalla Somalia, 200 dall’Afghanistan.
Nelle isole Canarie sono arrivate dall’Africa occidentale 170 persone, di cui 100 dal Marocco, 40 dal Gambia, 20 dal Senegal. Mentre 6.400 persone, provenienti soprattutto da Algeria (2.020) e Marocco (500), hanno attraversato con navi di fortuna il Mediterraneo per raggiungere le coste del Paese iberico.
In Italia le principali mete di destinazione dell’immigrazione irregolare sono Sicilia, Calabria e Puglia. Secondo Frontex, dalla rotta del Mediterraneo centrale verso la Sicilia, nel 2012 sono arrivate 10.380 persone. Le prime tre nazioni di provenienza sono Somalia (3.390), Tunisia (2.240) ed Eritrea (1.890). In Puglia e in Calabria, invece, sono arrivate 4.770 persone, per lo più di origine afghana (1.710), pakistana (1.160) e bengalese (500). Guardando i principali Paesi di provenienza, si può dire quindi che coloro che cercano di entrare irregolarmente nel nostro Paese sono soprattutto richiedenti asilo, provenienti da Paesi in cui esistono conflitti in corso.
Dai Balcani verso l’Europa dell’Est sono arrivate lo scorso anno 6.390 persone, di cui 1.670 dall’Afghanistan, 940 dal Kosovo, 860 dal Pakistan. Sempre nell’area balcanica, nel 2012 si è registrato un andirivieni nel confine tra Grecia e Albania di 5.500 persone, di cui provenienti in gran parte dall’Albania (5.400), ma anche dalla Macedonia.
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