Si rimane spesso affascinati dai tassi di crescita della Cina, che in media rimane – ricordiamolo – un paese a Pil pro-capite medio basso. Il fantastico rally inizia con le riforme liberalizzatrici di Deng negli anni ’80 per poi consolidarsi negli anni ’90 ed esplodere con tassi di crescita del Pip reale pro-capite vicini al 10% negli anni 2000. Negli ultimi due anni la crescita sembra essersi attestata su un livello più basso, corerentemente con la teoria della crescita economica di lungo periodo, che vuole i paesi imitatori di tecnologia svilupparsi vorticosamente nei primi anni di convergenza per poi decelerare con l’avvicinarsi alla frontiera efficiente. È abbastanza sorprendente come la varianza nella crescita sia bassa: nessuna crisi maggiore dagli anni ’90. Continuerà anche con lo svilupparsi del sistema finanziario, ancora largamente inefficiente ma stabile? Lo si vedrà presto.
20 Gennaio 2014