Matteo Renzi ha fatto una lunga intervista con Fabio Fazio durante la puntata del 9 marzo di “Che tempo che fa” e ha affrontato diversi temi che troveranno una definizione questa settimana: dalla legge elettorale agli interventi previsti nel Consiglio dei ministri di mercoledì 12 marzo. Ecco la sintesi delle sue dichiarazioni e il video integrale dell’intervista.
«Mercoledì per la prima volta si abbassano le tasse. Non ci crede nessuno? Lo vediamo».
«Il pacchetto di misure (su IrpefIrap, ndr) lo presentiamo mercoledì con le entrate e le uscite. Non ritengo giusto che ne parli oggi ma trovo abbastanza imbarazzante che per anni si sono aumentare le tasse, ora che si stanno abbassando sono iniziate le polemiche “le abbassi agli altri e non a me”».
«Non credo (di dividere l’intervento in modo paritetico fra Irap e Irpef, ndr), perchè non ha funzionato in passato. Prodi fece una riduzione teoricamente molto importante, ma poi alla fine nessuno se ne accorse».
«La legge elettorale è a un passo dal traguardo. Domani si finisce. Al massimo martedì mattina. (La legge, ndr) Porta al ballottaggio e impedisce larghe intese e giochini da prima Repubblica, e riduce il potere dei partitini, un male di cui come centrosinistra abbiamo sofferto tanto».
Sulla parità di genere nelle liste elettorali «Se troviamo una soluzione che va bene a tutti sono felice, è giusto che sia scelta politica. (Il tema, ndr) non si affronta solo con una discussione sulle poltrone in Parlamento»
«Piaccia o non piaccia si è capito che siamo veramente messi all’ultima chance e che la politica o cambia se stessa o l’antipolitica ci porta via tutti. Io rischio l’osso del collo perché o cambio il Paese o vado via».
«Ascoltiamo Confindustria, ascoltiamo i sindacati. Noi ascoltiamo tutti, ma cosa dobbiamo fare lo sappiamo: lo faremo non pensando alle associazioni di categoria ma alle famiglie e alle imprese».
«In questo momento a lottare per ridurre numero e costi dei politici c’è il Pd ma Grillo non c’è. Non è un caso che molti nel M5S stanno cercando di scappare. È un passaggio molto significativo».
Il fisco non deve essere «un nemico». Il governo agirà «con la dichiarazione precompilata che invieremo a casa». Renzi ha detto che per ridurre i costi delle imprese occorre anche «semplificare le regole del gioco».
Sui sottosegretari indagati: «Io contesto fortemente che l’avviso garanzia in quanto tale sia immediatamente segno di colpevolezza. Con questo atteggiamento perdiamo il rispetto del principio costituzionale».
«L’assegno di disoccupazione arriverà con un ddl che impone la riorganizzazione degli strumenti di ammortizzazione sociale». Renzi ha aggiunto che serve «un altro impegno. Al disoccupato dò il contributo ma lui non sta a casa o al bar ma mi da una mano per le cose che servono. Ti do una mano e tu mi dai una mano ad aiutarti».
Sul tetto di sforamento del 3% sul deficit/Pil: «una norma concettualmente antiquata ormai, ma noi la rispetteremo finché non sarà cambiata, non cambieremo le regole in modo unilaterale».
«Mercoledì Raffaele Cantone sarà indicato capo dell’Autorità contro la corruzione. Cantone è un giudice in prima linea contro la camorra. Lo proporrò come riferimento contro la corruzione».
«Mettiamo 10 miliardi di euro in tre anni per mettere in piedi le scuole. Ho chiesto una mano a Renzo Piano perché in questo ci sia un suo contributo in questo progetto di rammendo. Lo vedo giovedì. La priorità per l’Italia è ripartire dalle scuole».
«Avremo i sindacati contro? Ce ne faremo una ragione. I sindacati devono iniziare a mettere on line tutte le spese che hanno, come gli altri».
(Sintesi curata dall’ANSA)
Il video integrale dell’intervista a “Che tempo che fa”
Per approfondire il ruolo delle parti sociali (Confindustria e sindacati) criticate da Renzi