Il 24 maggio scorso, il fotografo italiano Andy Rocchelli è stato ucciso a 30 anni da un colpo di mortaio, mentre viaggiava insieme all’interprete Andrej Mironov nei pressi di Sloviansk, in Ucraina. A meno di un mese di distanza, lo scorso 21 giugno 2014, il ministro degli Esteri Federica Mogherini è stata a Pianello Valtidone e ha fatto visita a Cesura, il collettivo di cui faceva parte Rocchelli. Mogherini ha spiegato la situazione dell’inchiesta sulla morte del fotografo: «Sono in contatto con le autorità ucraine. Stiamo insistendo affinché l’inchiesta vada avanti nonostante la situazione in cui versa il paese. Però è fondamentale chiedere chiarezza sulle responsabilità. Ho ricevuto rassicurazioni da parte del governo ucraino».
Russian Interiors è l’ultimo progetto di Andy Rocchelli e a breve diventerà un libro. La serie di fotografie raccoglie ritratti di donne russe scattati all’interno delle loro case. Per Rocchelli, la Russia è stata un’importante fonte di ispirazione: da quattro anni raccontava da diverse angolazioni la vita quotidiana, la cronaca, i paesaggi e i protagonisti del paese.
Le immagini di Russian Interiors sembrano fotografie amatoriali, a tratti persino squallide – ai nostri occhi, richiamano una certa estetica kitsch che associamo all’Europa orientale – e mostrano la bravura del fotografo nel riuscire ad avvicinarsi ai soggetti ritratti. Il progetto, infatti, è nato dopo che Rocchelli aveva cominciato a scattare le immagini come ritrattista professionista: erano quindi i futuri soggetti a contattarlo per usufruire del servizio. Per Rocchelli era un modo per mantenersi a Mosca.
Mano a mano che scattava e raccoglieva le immagini, il lavoro diventava sempre di più una ricerca sulla società, sul ruolo della donna in Russia, sulle aspettative e i sogni delle persone, sulla relazione (anche estetica) tra figura umana e interni delle case. Essere pagato come fotografo è un aspetto non secondario del progetto di Rocchelli: le immagini sono il frutto di una relazione soggetto-fotografo chiara e professionale.
Russian Interiors, di cui esiste per ora un prototipo prodotto ed ideato da Rocchelli, è una produzione editoriale totalmente indipendente. Il collettivo Cesura, il gruppo nato nel 2008 con cui il fotografo ha sempre lavorato, racconta di aver mantenuto il layout e il design che Rocchelli aveva progettato e ideato personalmente. Per farlo, il collettivo ha lanciato una campagna di raccolta fondi per trasformare il progetto del fotografo in un’edizione vera e propria.
Il 23 giugno la campagna Kickstarter ha raggiunto l’obiettivo, ma è ancora possibile contribuire. I fondi saranno utilizzati principalmente per coprire le spese di pubblicazione; i soldi in più saranno investiti per future mostre, pubblicazioni e premi in ricordo di Rocchelli. Per contribuire, si può scegliere tra i pacchetti che il collettivo propone, dal semplice acquisto del libro fino a un sostegno economico più consistente.