In queste ore in piazza della Libertà a Bari è parcheggiato un grosso tir. Partirà in direzione Bruxelles per compiere un viaggio simbolico attraverso le tappe fondamentali del “sogno” europeo, per il quale migliaia di donne e uomini tentano ogni anno la sorte dopo aver attraversato il Mediterraneo. Il camion-mostra è nato da un’idea del fotografo Alessandro Penso e il percorso è stato organizzato dal Festival di fotografia di Cortona, tutto dedicato al tema del viaggio.
Nel camion sarà possibile vedere le storie di un gruppo di giovani migranti bloccati in Grecia, dove il 99,5 % delle richieste d’asilo a oggi viene negata. Arrivano dal Medio Oriente, dal Nord Africa e dall’Asia centrale, dopo viaggi disperati in fuga dalle guerre che hanno martoriato i loro Paesi. Tentano di raggiungere l’Europa attraverso la sua porta orientale, la Grecia. Qui restano bloccati, tra controlli di sicurezza sempre più aspri e leggi nazionali durissime. Per questo motivo spesso sono costretti a nascondersi, perché un’eventuale schedatura da parte della polizia greca significherebbe la fine del sogno di un’accoglienza in Europa. Lo dice il regolamento di Dublino II: il primo Stato in cui si viene identificati è quello a cui spetta il diritto e il dovere di decidere se concedere lo status di rifugiato o meno, e di consegenza di permettere o meno la realizzazione del “viaggio-sogno”.
2013, Atene, Grecia. Un giovane algerino all’interno della fabbrica della Columbia Records, oggi abbondonata e rifugio per clandestini
Alessandro Penso è vincitore del primo premio nella categoria General News al “World Press Photo 2014”. Penso da tempo si occupa di storie legate all’immigrazione e al sociale e i suoi lavori sono apparsi in numerose pubblicazioni, tra cui Stern, The Guardian, BBC, The New York Times, Businessweek, Time Magazine e International Herald Tribune.
2012, Corinto, Grecia. Mohamed e alcuni compagni di viaggio si nascondono prima di tentare di salire su una nave in viaggio verso l’Italia
La Grecia, colpita dalla crisi, è lo scenario in cui il fotografo ambienta la storia. In quei luoghi Penso assiste – e fotografa – a una scena molto significativa: Mostafa El Mouzdahir, un giovane marocchino, viene investito da una macchina durante un attacco razzista nel porto di Corinto. Una volta in ospedale, il ragazzo verrà invitato dalle autorità a lasciare il Paese perché clandestino. L’idea di portare una mostra itinarante è nata con l’intenzione di sensibilizzare, portare alla luce, e in un certo senso istruire i cittadini arrivando al Parlamento europeo con “le prove” di questa drammatica situazione.
2012, Patrasso, Grecia. Due giovani afghani tirano sassi in mare mentre aspettano il buio per tentare di imbarcarsi illegalmente
Il percorso inizia quindi il 17 giugno con Bari e prevede sette tappe: Ancona, Roma, Firenze, Milano, Ginevra, Strasburgo e Bruxelles. Il viaggio si concluderà a Cortona il 17 luglio, giorno di inaugurazione del Festival Cortona On The Move – Fotografia in Viaggio. Una tappa importante sarà quella del 20 giugno, durante la Giornata mondiale del rifugiato, quando il camion fermerà a Roma e si metterà in mostra ai Fori Imperiali.
Il progetto del camion-espositore
Il progetto “The European Dream” è realizzato in collaborazione con Unhcr, è stato realizzato grazie a Fai Service e in collaborazione con Menci, Icaro, Gus e Petra e ha ricevuto il Patrocinio del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza.
Le tappe del viaggio
Tutto il viaggio sarà seguito da un cameraman e da un blogger. È possibile vedere cosa accadrà durante il percorso seguendo il sito ufficiale del progetto. Su Twitter basta seguire il profilo dedicato e l’hashtag #europeandream, e c’è anche una pagina Facebook dedicata.
Le date del viaggio
16/6 Bari
18/6 Ancona
20/6 Roma: Arrivo del camion e inaugurazione della mostra a bordo nell’ambito delle celebrazioni per il World Refugee Day.
26/6 Firenze
27/6 Milano
30/6 Ginevra: tappa presso la sede di Unhcr
3/7 Bruxelles: arrivo del camion e apertura al pubblico della mostra
17/7 Cortona: inaugurazione “Cortona On The Move 2014” e tre giorni di esposizione