Gli “Incontri di fotografia” 2014

Gli “Incontri di fotografia” 2014

Lunedì 7 luglio è iniziata la settimana di inaugurazione del festival di fotografia Les Recontres d’Arles. Il festival, alla 45esima edizione, è stato fondato nel 1970 dal fotografo Lucien Clergue, dallo scrittore Michel Tournier e dallo storico Jean-Marurice Rouquette ed è considerato uno dei festival più importanti e partecipati al mondo. Nel 2013 hanno visitato le mostre circa 96mila persone, 11mila in più dell’anno precedente, numero che secondo Jean-Noël Jeanneney, presidente del festival, testimonia un crescente interesse nei confronti della fotografia e dei temi contemporanei legati a questo linguaggio.

Delphibe Schacher / premio SFR giovani talenti

Il festival è stato guidato da diversi anni — nel 1986 e nel 1987, poi dal 2002 ad oggi — da François Hébel, già direttore dell’agenzia Magnum Photos di Parigi, che quest’anno presenterà la sua ultima edizione da direttore artistico. Il festival si intitola Parade e, leggendo il programma, oltre che essere il luogo per la presentazione di giovani talenti e nuove proposte, sarà soprattutto un omaggio a tutte quelle persone che in questi anni hanno contribuito alla costruzione del festival.

I temi scelti sono l’amicizia e la fiducia, forse proprio a rimarcare in positivo il lavoro e progettualità al festival di Arles

Il programma comprende diverse cose da vedere e da fare. Le mostre saranno più di 50, senza contare gli innumerevoli spazi e progetti allestiti al di fuori del programma ufficiale. Ad Arles il pubblico è invitato a partecipare non solo come visitatore: ci sono spettacoli serali, proiezioni, momenti di formazione per adulti e bambini, laboratori, workshop e letture portfolio (momenti in cui è possibile sottoporre i propri lavori ad esperti del mondo della fotografia).

La Parata di Arles sarà accompagnata dalla sezione chiamata Inedits (inediti) che raccoglie diversi autori per la prima volta presenti al festival. Sarà possibile vedere l’opera di David Bailey — il fotografo britannico da cui Michelangelo Antonioni si inspirò per il film Blow Up — in una grande retrospettiva curata dalla National Gallery di Londra; i lavori di Vincent Perez, Patrick Swirc, Artur Walther; gli still life in bianco e nero di Chema Madoz; gli elaborati collage di Vik Muniz intitolati Postcards from Nowhere dove l’artista crea mondi impossibili ritagliando fotografie già esistenti. Da segnalare il lavoro di un duo di giovani artisti-fotografi, Mazaccio e Drowilal che presentano il progetto Wild Style, tutto dedicato agli animali e al modo in cui li vediamo. I due, che non scattano fotografie ma che usano quelle già esistenti, hanno vinto il premio BMW che celebra i giovani talenti emergenti.

Mazaccio & Drowilal, Double impact, dalla serie Wild Style, 2013

Nella Parata vera e propria sarà possibile vedere la grande opera di Raymond Depardon, che presenta un catalogo visivo sui 40mila memoriali di guerra eretti in Francia dopo la prima guerra mondiale.

Lucien Clergue, fotografo ottantenne e fondatore del Festival di Arles, verrà celebrato in una grossa retrospettiva dedicata al suo lavoro

Al festival saranno presentate diverse opere che si interrogano sui linguaggi legati alla fotografia, dal libro fotografico, agli oggetti, al riutilizzo e alla reinterpretazione degli archivi storici. Il fotografo e grande collezionista Martin Parr sarà presente con un raccolta di immagini tratte dalla sua collezione di preziosi libri fotografici cinesi. Un’altra mostra unica nel suo genere è Pop Fotografica una collezione di oggetti tridimensionali abbelliti con immagini. Anouk Dourand, sempre usando le fotografie degli altri, propone “Eternal Friendship”, un racconto costruito attraverso immagini d’archivio, album di famiglia e riviste dell’epoca, e che mette in scena la storia di una relazione nella Cina e nell’Albania comunista degli anni settanta. Una rilettura degli archivi verrà data dall’artista e teorico spagnolo Joan Fontcuberta che curerà la collezione Trepat, una serie di fotografie che l’imprenditore e magnate Trepat aveva commissionato a fotografi di fama internazionale a scopo pubblicitario.

Un libro dalla collezione di Martin Parr

Anche per l’edizione 2014 sono previste numerose presentazioni e diverse premiazioni, un dedicata al miglior libro fotografico e una dedicata alle “scoperte”. Il premio raccoglie una serie di curatori di fama internazionale che propongono diversi artisti. Una novità importante di quest’anno è la messa on line della Mediateca, un grosso archivio digitale dove sono raccolte interviste e contributi sulla fotografia e nella quale si possono consultare più di 1200 articoli in francese, 900 in inglese, e più di 500 pezzi dedicati alle personalità più influenti.

Luc Delahaye & Galerie Nathalie Obadia / Prix Pictet

In questi giorni sono numerose le iniziative extra festival: un esempio è  le Voies off, una rassegna dedicata ai giovani; le numerose gallerie che presentano progetti ed autori (per esempio in questi giorni viene inaugurata una mostra dell’artista Michelangelo Pistoletto) e in giro sarà possibile incontrare collettivi e situazioni meno ufficiali come il progetto Zines of the Zones che da anni dedica la propria ricerca ai libri e alle fanzine autoprodotti. Il programma di Les Recontres d’Arles 2014 è on line. Le inaugurazioni vanno avanti fino al 13 luglio.

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