I muri che hanno fatto la storia

I muri che hanno fatto la storia

Lo scorso giugno l’oligarca Igor Kolomoiski, governatore di Dnipropetrovsk, aveva proposto la costruzione di un muro lungo 1.920 chilometri che separasse l’Ucraina dalla Russia. Il 3 settembre, a margine dei colloqui tra Putin e Poroshenko per un cessate il fuoco, il premier ucraino Iatseniuk ha rilanciato l’idea annunciando al Consiglio dei Ministri un “Piano Muro” non ben precisato.

L’Uomo costruisce muri e barriere dalla notte dei tempi, e la nostra epoca non fa eccezioni. Muri per difendersi ma soprattutto per dividere, la storia del ’900 ha visto sorgere barricate e recinzioni in ogni parte del mondo. Abbiamo raccolto i casi più famosi e significativi, e di nessuno si può dire che abbia risolto molto.

Muro di Berlino

O semplicemente “Il Muro”. Quando si parla della sua caduta non è necessario aggiungere di che muro si sta parlando. Costruito in una sola notte tra il 12 e il 13 agosto 1961 per arginare il flusso di migranti provenienti dalla Germania Est, è il simbolo più rappresentativo della contrapposizione Est-Ovest negli anni del bipolarismo. Lungo più di 155 chilometri, è stato incrementato e potenziato nel tempo con la costruzione di una seconda barriera, filo spinato ad alta tensione e mine anti-uomo nella cosiddetta “striscia della morte” lo spazio largo una decina di metri tra i due muri. Nei 28 anni in cui divise la città, un centinaio di migliaia di persone cercarono di attraversarlo con le tecniche più disparate e almeno 136 persone morirono nell’impresa.

Il 9 novembre 1989, alla notizia dell’apertura dei posti di blocco, migliaia di berlinesi dell’Est si riversarono sul muro per entrare nella parte Ovest della città. Da quel giorno iniziò il processo che portò alla caduta dell’Unione Sovietica nel 1991 e alla fine del “ Secolo Breve”.

Linea di demarcazione militare coreana

Questa linea non separa una città, ma due nazioni: Corea del Nord e Corea del Sud, la nazione più isolata del mondo da una parte e una delle più moderne dall’altra. Tracciata in coincidenza con il 38° parallelo Nord, taglia la penisola coreana in due. La linea fu stabilita dall’armistizio che concluse la Guerra di Corea, nel 1953. La linea è in realtà una zona demilitarizzata larga due chilometri e lunga 246. Se è vero che in quei due chilometri la striscia è effettivamente una terra di nessuno, così non vale per i confini delle due nazioni, tra i più armati del mondo: oltre mille posti di blocco e due milioni di soldati in perenne assetto di combattimento. Ufficialmente, infatti, le due nazioni sono ancora in guerra tra loro.

Barriere di separazione tra Israele e Territori palestinesi

I muri più tristemente famosi della storia recente. Si inizia nel 1994, dopo gli accordi di Oslo, con 60 chilometri di barriera completati nel ’96 per dividere la Striscia di Gaza dai territori di Israele. In gran parte distrutta dai palestinesi durante la seconda intifada, la barriera viene ricostruita tra il 2000 e il 2001, ed è stato aggiunto un chilometro di zona cuscinetto. Con la giustificazione di difendersi dagli attacchi terroristici, Israele ha avviato nel 2002 la costruzione di un altro muro, questa volta per delimitare i territori della Cisgiordania. Il percorso dei 730 chilometri di barriera, passante anche in mezzo a Gerusalemme e Betlemme, è stato modificato decine di volte. Preoccupato dalle primavere arabe e dai profondi rivoltamenti dei Paesi vicini, Israele sta costruendo altri muri: uno al confine con l’Egitto e uno con la Siria. Una nazione che sta diventando una roccaforte, con circa 800 chilometri di muri, barriere e recinzioni.

Barriera di separazione tra Messico e Stati Uniti

Il 1994 è per coincidenza anche l’anno d’inizio di costruzione dei muri sul confine che divide le due grandi nazioni Nord-americane. Le barriere sono state costruite per limitare il flusso d’immigrazione messicana e, a oggi, dei 3.140 chilometri di confine tra Pacifico e Atlantico, circa 1.100 sono presidiati da barriere. Questo muro è probabilmente il più tecnologico del mondo.

Una delle conseguenze della costruzione dei muri, principalmente presenti in aree urbane, è stata quella di spingere i migranti ad attraversare il confine nelle zone desertiche del territorio, innalzando enormemente il numero di persone morte nel tentativo di entrare negli Usa.

Linea Verde di Cipro

Istituita nel 1974 a seguito dell’invasione turca di Cipro, la Linea Verde divide la Repubblica di Cipro a Sud, abitata in maggioranza da greco-ciprioti, e la Repubblica Turca di Cipro a Nord, abitata in maggioranza da turco-ciprioti. In teoria la Repubblica di Cipro estende la sua sovranità su tutta l’isola, ma di fatto non ha potere sulla parte Nord dell’isola, controllata dalla Turchia. Il governo di Ankara è anche l’unico al mondo che riconosce l’autorità della Repubblica Turca di Cipro.

La Linea è un’area demilitarizzata controllata dall’Onu, lunga 180 chilometri con una superficie di 350 chilometri. Il muro divide la stessa capitale dell’isola, Nicosia. Il termine “linea verde” ha assunto il significato comune di confine provvisorio tra due nazioni in conflitto.

Peace Lines in Irlanda del Nord

Le Peace Lines sono una serie di barriere che percorrono l’Irlanda del nord in vari punti, principalmente a Belfast e a Derry. Le prime Peace Lines vennero costruite nel 1969, anno d’inizio dei “troubles”, per separare la popolazione cattolica e quella protestante. Originariamente sarebbero dovute durare sei mesi, ma vista la loro efficacia e il consenso di entrambe le parti al loro mantenimento, sono state tenute e in seguito incrementate. Oggi le barriere sono 48, con una lunghezza complessiva di 34 chilometri, in gran parte situate a Belfast.

I varchi sono aperti di giorno e chiusi di notte.

Uno studio realizzato nel 2012 indicava che il 69% della popolazione considerava le barriere ancora necessarie a causa delle potenziali violenze.

Ceuta e Melilla

Appartenenti alla Spagna fin dal quindicesimo secolo, i porti di Ceuta e Melilla rappresentano l’unico pezzo di Europa in Africa. Nonostante le ripetute richieste di annessione da parte del Marocco, la Spagna si è sempre rifiutata di cedere due avamposti così strategicamente importanti. Le due città sono separate dal Marocco da due distinte barriere alte 3 metri, lunghe 8 chilometri a Melilla e 12 a Ceuta, costruite per controllare l’immigrazione irregolare marocchina .

Nel 2005 si è verificato l’incidente più grave dalla costruzione delle recinzioni nel 1999. Centinaia di persone tentarono di sfondare le barriere e vennero fermate dalla polizia spagnola e marocchina. Il bilancio degli scontri fu di 5 morti e più di 100 feriti.

Linea di controllo-Kashmir

Linea di demarcazione stabilita dopo la guerra indo-pakistana del 1947, divide la regione del Kashmir in due: a Sud la regione di Jammu e Kashmir sotto l’amministrazione indiana, e a Nord l’Azad Kashmir ed i Territori del Nord, amministrati dal Pakistan.

Nel 1990 l’India ha iniziato a costruire dal suo lato della linea una barriera per isolare la frontiera e difenderla da incursioni di guerriglieri pakistani. È stata completata nel 2004 e copre 550 dei 740 chilometridi lunghezza della linea. La terra di nessuno oltre la barriera è stata riempita con migliaia di mine.

Vallo di Adriano

Antico esempio di muro costruito in funzione difensiva, potrebbe tornare sulla cresta dell’onda dopo il referendum scozzese del prossimo 18 settembre. Anche se in realtà il vallo è interamente situato in territorio inglese, è tradizionalmente considerato come confine con la Scozia, ed è spesso causa di sarcasmo da parte inglese. Il motivo è che il Vallo, costruito nella prima metà del II secolo d.c. dall’imperatore Adriano, fu eretto per difendere i territori dell’impero romano dalle incursioni dei barbari del Nord…

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