Gli scienziati di robotica di tutta la nazione stanno ponderando una possibilità intrigante: le tecnologie robotiche potrebbero essere usate per il soccorso in situazioni di disastro, nella fattispecie per contenere l’epidemia di Ebola.
Un robot che possa effettuare anche solo qualcuno dei compiti di un umano, come la rimozione dei rifiuti o la sepoltura dei corpi, potrebbe apportare un aiuto determinante nel salvare delle vite. Per questo, con l’assistenza dell’Ufficio della Casa Bianca per la Scienza e le Tecnologie, gli scienziati stanno pianificando una serie di incontri di brainstorming.
Il problema, dicono gli scienziati, è che la tecnologia è ancora limitata quando si parla di medicina. Mentre i robot oggi possono disarmare bombe al lato della strada e guidare macchine, stanno facendo solo il primo passo verso il livello umano di destrezza richiesto nella sanità. «Vedete la situazione che i team medici stanno affrontando, e io non so neanche se un robot potrebbe essere la soluzione» dice Taskin Padir, professore di ingegneria robotica al Worcester Polytechnic e organizzatore di uno dei meeting. (…)
Vari ospedali stanno chiedendo se i robot possono essere usati per aiutare a diagnosticare le infezioni da Ebola, senza la presenza umana, o per facilitare le visite dei parenti ai pazienti in isolamento.
Una compagnia ha sviluppato un robot che viaggia per i corridoi dell’ospedale, guidato da un medico da remoto che “vede” attraverso uno strumento collegato via Internet. Normalmente usati per osservare i pazienti con l’aiuto di video e audio di alta qualità, i robot possono anche essere programmati per allenare personale sanitario”. (New York Times)
Un’altra possibilità? Un robot mortuario, che possa seppellire in sicurezza i pazienti uccisi dal virus, un incarico che porta con sé un alto rischio di infezione per gli umani. E questo esiste già: il robot di recupero della Robokiyu a Tokyo fa esattamente questo. Ti ingoia lentamente – terribile, ma sicuro – e ti leva dalla strada.
Comprensibilmente, d’altra parte, la gente potrebbe non necessariamente volere che una macchina maneggi i propri amati (specialmente quando la macchina ha questo aspetto). (Bustle)
Se l’idea di utilizzare i robot può suonare inverosimile (come usare un team di trivellatori per fermare un asteroide), in realtà non è priva di senso. La diffusione dell’Ebola riguarda chi entra in contatto con persone contagiate o corpi contaminati. Minimizzare l’ammontare dei contatti degli operatori sanitari usando i robot potrebbe essere la soluzione.
Il direttore dell’A&M’s Center for Robot-Assisted Search and Rescue (CRASAR), Robin Murphy, ha stilato una lista di differenti possibilità per i lavori dei robot:
– Robot mortuari per trasportare rispettosamente i deceduti
– Ridurre il numero di personale sanitario nei laboratori di sicurezza biologica
– Rilevamento della contaminazione
– Decontaminazione
– Sicurezza per gli operatori
– Rimozione dei rifiuti
– Aiuti umanitari
Articolo tratto da Gizmodo