Tra le pieghe della rete si possono scovare piccole perle. Pagine delicate di un mondo perduto – l’infanzia – che rivive all’improvviso. Stiamo parlando della Cantafiabe, un poco conosciuto canale youtube in cui Claudia, canta e mette in scena, dalla sua stanza, le Fiabe Sonore, facendo la parte di tutti i personaggi. L’antica serie di fiabe pre-registrate e messe in circolazione dalla Fabbri negli anni ’60 (e ritornate in commercio da poco) rivive in una forma nuova su Youtube, quasi andando incontro a una modernità inesorabile, ma conservando il fascino di una volta.
Claudia introduce ogni fiaba con la classica canzone A mille ce n’è, che apriva il disco promozionale dell’opera, con la fiaba dei Tre Porcellini e che è rimasta nelle orecchie di tanti bambini di allora – oggi baby-boomer in procinto di andare in pensione. E poi passa a interpretare la favola, a volte facendosi aiutare dal fratello. Tutto l’insieme – la voce, il divano, il racconto – lascia in fondo un’idea di semplicità quasi indifesa, tanto simile al mondo in cui si muovono i bambini. Per capirlo, basta guardare questo:
Come ti è venuta questa idea di fare la Cantafiabe?
Da piccola i miei genitori raccontavano moltissime storie, sia a me che a mio fratello maggiore. L’idea della Cantafiabe mi è venuta quando facevo l’animatrice a dei campi estivi e, nelle ore più calde del pomeriggio, raccontavo ai bambini le Fiabe Sonore. I più piccoli restavano con gli occhi spalancati e la bocca aperta e non si stancavano mai di ascoltare queste fiabe, i più grandi ricordavano intere parti a memoria e le ripetevano per tutto il giorno. Così ho pensato di registrarmi mentre le raccontavo e di caricarle su youtube.
Dove trovi le fiabe che racconti?
Molte delle Fiabe Sonore erano di mia madre che le aveva registrate su audiocassette (prima le ascoltava dai 45 giri) e, siccome le conosceva a memoria, oltre a farmele ascoltare me le raccontava. Poi il mio professore di spagnolo del liceo mi ha regalato tutte le Fiabe Sonore che mi mancavano, in mp3.
Come le scegli? Hai dei criteri precisi?
Sì, scelgo le fiabe in base al mio gusto personale, escludendo quelle che non hanno il lieto fine. Per ogni personaggio scelgo uno o più oggetti caratteristici e non un costume completo. Ci tengo molto che ognuno abbia una vocina diversa e cerco di riprodurre quelle originali.
Immagino che non tutte le fiabe siano semplici da mettere in scena. Ci sono delle fiabe che ti creano più difficoltà?
Alcune fiabe hanno numerosi personaggi che parlano contemporaneamente e perciò al momento per me sono troppo complicate da raccontare. La prossima fiaba, che spero di caricare a breve, sarà di sicuro “il nano Tremotino”, perché questa fiaba è citata in numerosi film e serie tv ma in molti non la conoscono.
Come mai le reciti dal divano di casa tua?
Non mi interessa fare dei video spettacolari con montaggi a regola d’arte o effetti speciali perché le fiabe sono per loro natura semplici, e così voglio che rimangano. Una mamma che racconta la fiaba della buonanotte al suo bambino non usa effetti speciali, ma unicamente la sua voce e le espressioni del viso (le faccine come le chiamo io), perciò preferisco limitarmi a raccontarle seduta comodamente sul mio divano, senza voler strafare.
Ma hai fatto dei corsi di recitazione?
Sì, ho frequentato per tre anni un corso di recitazione. Da due anni sto studiando canto
Cosa ti aspetti da questa iniziativa?
Di sicuro, non mi aspetto di diventare famosa, come è successo ad alcuni youtuber. Il pubblico a cui vorrei rivolgermi è composto principalmente da bambini, ma anche genitori. Sono sicura che le fiabe possano affascinare anche molti ragazzi della mia età (Claudia frequenta il primo anno dell’Università). Basti pensare a quanti film, serie tv e musical ispirati alle fiabe sono stati realizzati. Per adesso sono molto contenta dei commenti positivi sotto i miei video e della quarantina di persone che sono iscritte al mio canale.
Ma potrebbe succedere che i genitori decidano di lasciare i bambini, anziché davanti alla televisione, la lascino davanti alla Cantafiabe. Non sarebbe meglio?
No, affatto. Io mi auguro, piuttosto, che le mamme e i papà, oppure i nonni o i fratelli e sorelle maggiori, imitino la Cantafiabe, raccontando a loro volta ai bambini le fiabe con vocine, faccine e canzoni, perché io ho sempre preferito sentire le Fiabe Sonore raccontate dai miei genitori, piuttosto che dal mangiacassette.