Il 26 maggio si è svolto a Roma l’incontro per la procedura di mobilità aperta da Mediamarket (società di retail di elettronica che opera con le insegne Media World e Saturn) in cui sono stati dichiarati 906 esuberi su tutto il territorio nazionale.
«Oltre 150 delegati di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, forti del mandato ricevuto dai loro colleghi, hanno sostenuto la trattativa che si è protratta fino a notte inoltrata e che ha determinato l’importante risultato di salvataggio totale dell’occupazione», recita una nota della Filcams Cgil.
Le parti hanno condiviso un accordo di solidarietà difensivo, a partire dal 6 luglio 2015, che inciderà come media massima nazionale con una riduzione oraria del 18%.
«Nei territori dove sono previste le chiusure dei negozi – continua la nota -, i confronti territoriali determineranno la ricollocazione totale dei lavoratori, nella fase che procederà la ricollocazione sarà comunque garantita la normale retribuzione».
Per i sindacati questa strada è stata seguita per «evitare che una parte dei lavoratori perdessero il posto di lavoro, considerato che la situazione generale occupazionale è tragica e che quindi le possibilità di ricollocarsi in tempi brevi sono remote».
Le parti hanno inoltre accordato degli strumenti paralleli quale l’incentivo ai trasferimenti nonché la non opposizione al licenziamento incentivata al fine di ridurre il più possibile gli esuberi e quindi l’incidenza del contratto di solidarietà.
Nonostante le richieste dell’azienda le organizzazioni sindacali hanno respinto ed escluso qualsiasi intervento sul costo del lavoro quale ad esempio la riduzione delle maggiorazioni domenicali.
«Il risultato della trattativa è un’importante conquista che abbiamo potuto ottenere grazie alla fiducia ricevuta in questi giorni dalle lavoratrici e dai lavoratori» ha affermato Alessio Di Labio della Filcams Cgil Nazionale. «L’accordo non può essere considerato un punto di arrivo ma l’inizio di un percorso che avrà sempre più bisogno della partecipazione e del sostegno di tutti i dipendenti Mediamarket, un impegno importante a cui soprattutto le delegate e i delegati saranno chiamati».
Media World alla fine di aprile aveva annunciato 200 esuberi per la chiusura di sette negozi, a cui si sarebbero dovuti aggiungere altri 500 esuberi per una razionalizzazione della rete.