Un continente di miopi: computer e tablet ci tolgono la vista

Un continente di miopi: computer e tablet ci tolgono la vista

Un continente di quattrocchi, di ipovedenti, di miopi. Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Ophtalmology e condotta da alcuni professori del King’s College di Londra, risulta che il 47% dei ragazzi europei tra i 25 e i 29 anni (cioè i nati tra 1985 e 1990) soffre di miopia. Quasi la metà. Percentuale che è due volte maggiore rispetto a ciò che viene ritenuto “normale”. Lo studio si è basato su 15 studi europei condotti dall’Europea Eye Epidemiology Consortium, con un range di 60mila persone.

Come mai? La risposta è semplice: troppo tempo passato davanti al computer (o ad altri schermi, come tablet e smartphone), troppo tempo passato al chiuso. “Nella seconda metà del secolo si è accresciuto l’utilizzo di schermi e, per gli studenti, è aumentato anche il giorno di scuola, con lezioni pomeridiane tenute al chiuso”. Come è ovvio, si tratta di un fenomeno che si riscontra di più presso “chi ha studiato più a lungo e ha un’istruzione superiore e/o universitaria”.

Insomma, la questione è semplice: non ci si vede più nulla. O comunque ci si vede molto poco: per i miopi le cose appaiono scontornate e sfocate alla distanza. Più o meno appaiono così:

Si potrebbero fare battute semplici e banali sulla miopia delle istituzioni e delle politiche europee, sulla scarsa capacità di “vision”, sul ma è meglio non farle. Ci si limiterà a sottolineare che, a lungo andare, la cosa avrà dei costi, sia sul sistema sanitario, sia sulla società in generale.

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