Ieri l’Islanda ha fatto la storia. O forse ha solo cominciato a farla, vedi la Grecia nel 2004. In fondo una piccola somiglianza c’è già: in quegli Europei il Portogallo venne fermato dalla piccola nazionale ellenica, che vinse. Ieri Gli islandesi hanno strappato un pareggio che volendo sa molto di vittoria: 1-1 sempre contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo, che 12 anni fa era un talento e oggi è uno dei migliori al mondo, per alcuni il migliore. Ma che ieri a Saint Etienne non ha brillato.
A brillare è stata la stella di Birkir Bjarnason, centrocampista della nazionale d’Islanda con un passato italiano tra Pescara e Sampdoria. Il suo gol ha regalato il gol del definitivo pareggio alla nazionale che ha giocato la sua prima partita in un grande torneo. Dopo aver sfiroato la qualificazione agli ultimi Mondiali, l’Islanda si è invece conquistata con merito la partecipazione a Euro 2016.
L’Islanda, che qui evitiamo di definire “il Leicester d’Europa”, non può non ispirare simpatia, come spesso accade per le piccole nazionali. E piccola l’Islanda lo è: come ha fatto notare ieri sera la pagina Facebook dedicata all’attaccante Kolbeinn Sigthórsson, ieri allo stadio era presente il 3% della popolazione islandese, che conta in tutto circa 300mila abitanti (dunque dovrebbero esserci stati 9mila tifosi). E poi c’è il vice del commissario tecnico della nazionale, che quando non lavora per la federazione calcio del suo Paese fa il dentista.
Occhio però a considerare la nazionale una manica di scappati di casa: la federcalcio islandese ha puntato molto sul pallone, con un programma di investimenti sulle infrastrutture, soprattutto sui campi in erba sintetica. Inoltre, molti giocatori nelle ultime stagioni hanno sempre più girato l’Europa per far parte di rose di campionati europei più performanti di quello islandese.
Oggi tutta l’Europa dunque celebra il punto d’oro dell’Islanda. Tutta, tranne il Portogallo e…Pescara. C’entra proprio Bjarnason, che lo scorso anno giocava nella squadra abruzzese impegnata nei playoff contro il Bologna per salire in Serie A. La federcalcio islandese però non volle sentire ragioni: il giocatore venne convocato proprio per le qualificazioni a questo Europeo e non potè scendere in campo per il Pescara, che fallì la promozione. I tifosi biancazzurri non la presero benissimo e, a loro modo, fecero la storia prendendo d’assalto la pagina Facbook della federcalcio islandese per indirizzare frasi non proprio carine al loro indirizzo, anche con soluzioni molto comiche (“Lesseremo le vostre pecore” e “Abbiamo sottomesso il Molise per molto meno”).
Un vero e proprio assalto digitale, che costrinse i vertici del calcio islandese a rendere inaccessibile la propria pagina Facebook dall’Italia. Restrizione che ci risuta continui ancora oggi. Ma proprio nei giorni scorsi il Pescara ha conquistato la Serie A contro il Trapani: è tempo di deporre le “armi”, no?