Investimenti, la trasparenza non è ancora sufficiente

La Consob è arrivata molto in ritardo nel chiedere alle banche di fornire una corretta informazione ai clienti sulle regole del bail-in. Ma anche dopo sono rimaste lacune. Non sono infatti rigidamente richiesti gli scenari di probabilità nelle schede prodotto

Con la nuova normativa sul bail-in è sempre più necessario che i piccoli risparmiatori siano informati su quel che acquistano. I rischi di perdere quanto investito sono infatti aumentati. In un sistema perfetto a tutelare gli investitori e a garantire la trasparenza delle informazioni dovrebbe pensarci la Consob. Tuttavia la cronaca degli ultimi anni racconta un’altra storia. Le regole sul bail-in, per esempio, finiro in Gazzetta ufficiale nel giugno 2014. Ma la comunicazione della Consob alle banche per chiedere alle stesse di introdurre nei prospetti dei bond in collocamento una informativa completa sul bail-in fu fatta solo nel novembre 2015. Ma anche dopo le ultime misure richieste dalla Consob sono rimaste lacune informative. Per esempio, neppure dopo la messa in risoluzione delle quattro banche popolari si è fatto accenno agli scenari di probabilità nelle schede prodotto. È infatti presente solo una frase poco chiara, che non fornisce le informazioni necessarie al risparmiatore.

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