Sulle orme di James Bond, migliaia di italiani sognano un posto da agente segreto

In due mesi l’Intelligence ha ricevuto 4mila candidature per operare nella cyber security. In tre anni sono arrivati via web oltre 30mila curriculum. Ma 007 è solo fantasia, per lavorare nei Servizi servono competenze e riservatezza

TIZIANA FABI / AFP

Per una volta l’intelligence italiana è stata presa di sorpresa. Nel giro di due mesi oltre 4mila italiani hanno mandato il proprio curriculum sognando un posto da agente segreto. Forse tanto successo non se lo aspettavano nemmeno i responsabili dei Servizi. Chissà, magari il motivo di tanto interesse va cercato nella crescente disoccupazione giovanile. Oppure è il fascino di un mestiere rispettato e misterioso. Intanto sempre più ragazzi fanno domanda per essere arruolati tra le spie d’Italia. Dimenticate occhiali scuri e barbe finte, oggi per diventare agenti segreti bisogna avere competenze e preparazione. Le sfide, del resto, sono ambiziose. Dal terrorismo internazionale alle minacce cyber, gli ambiti di intervento dei Servizi informativi sono sempre più delicati. Un tempo dedicata alla sicurezza, integrità e indipendenza delle istituzioni democratiche, oggi l’Intelligence si occupa anche di tutelare «gli interessi strategici nazionali in campo politico, militare, economico, scientifico e industriale».

E poi c’è la protezione cibernetica. L’ultimo bando aveva come obiettivo il reclutamento di nuove professionalità per operare proprio nel settore dell’Information and Comunications Technology (ICT). Si parla di cyber security e sicurezza informatica. Altro che James Bond. Non ci sono le Aston Martin raccontate nei romanzi di Ian Fleming, i nuovi 007 dovranno difendere il Paese davanti allo schermo di un computer. Le candidature potevano essere inviate dalla fine di novembre al 31 gennaio scorso. E i giovani italiani hanno risposto in massa. I curriculum arrivati ai Servizi sono 3.996. Adesso inizia la fase di screening. I più fortunati otterranno un colloquio per valutare le proprie capacità professionali. Seguiranno immancabili accertamenti per verificare “l’affidabilità” degli aspiranti agenti segreti. Tra qualche tempo – al termine di un impegnativo percorso formativo – i più meritevoli conquisteranno un contratto di assunzione. «E diventeranno professionisti della sicurezza nazionale».

Il profilo degli aspiranti 007? L’Intelligence assicura di voler puntare su giovani «eccellenti e tecnicamente preparati, con un forte senso di responsabilità e di attaccamento alle istituzioni dello Stato». La riservatezza è d’obbligo. Servono competenze, ovviamente. E tanto intuito. Tra i requisiti richiesti per lavorare nei Servizi, spiegano i diretti interessati, bisogna essere in grado «di intercettare il cambiamento e anticipare scenari». Freddezza e lucidità

Smanettoni della Rete, ma non solo. Per far fronte alle nuove sfide, i Servizi continuano a cercare diverse professionalità. Per difendere la sicurezza dello Stato servono esperti nei campi dell’analisi e delle lingue straniere. Non manca la richiesta di particolari competenze geopolitiche ed economico-finanziarie. E se fino a poco tempo fa gran parte degli agenti venivano dal mondo delle Forze armate, ormai sono sempre più numerosi gli arruolati che arrivano direttamente dalle università, enti di ricerca e imprese private. Il profilo degli aspiranti 007? L’Intelligence assicura di voler puntare su giovani «eccellenti e tecnicamente preparati, con un forte senso di responsabilità e di attaccamento alle istituzioni dello Stato». La riservatezza è d’obbligo. Servono competenze, ovviamente. E tanto intuito. Tra i requisiti richiesti per lavorare nei Servizi, spiegano i diretti interessati, bisogna essere in grado «di intercettare il cambiamento e anticipare scenari». Freddezza e lucidità. «Serve equilibrio e capacità di guardare più lontano, integrando dimensione umana e competenze tecnologiche».

Gli italiani sognano una carriera da agente segreto. Da giugno 2013, quando è stato pubblicato online il nuovo sito dei Servizi, oltre 350mila persone hanno visualizzato la pagina dove inviare il proprio curriculum. Negli ultimi tre anni l’Intelligence ha ricevuto 29.377 autocandidature dal canale web

Gli italiani sognano una carriera da agente segreto. Nel giro di quattro anni, l’interesse verso il settore sembra cresciuto a dismisura. Da giugno 2013, quando è stato pubblicato online il nuovo sito dei Servizi, oltre 350mila persone hanno visualizzato la pagina dove inviare il proprio curriculum. Negli ultimi tre anni l’Intelligence ha ricevuto 29.377 autocandidature dal canale web. E oltre 2mila giovani hanno deciso di chiedere un lavoro dopo aver conosciuto i Servizi durante periodici incontri negli Atenei. Quello con le università è un rapporto che va avanti da tempo. Solo la settimana scorsa il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza ha firmato un accordo con il Politecnico di Milano. Un’intesa valida per tre anni per avviare una collaborazione su ricerca scientifica e attività di formazione. Ma negli anni sono state firmate almeno 12 convenzioni e 17 accordi di collaborazione con numerose università italiane.

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