È bastata una frase sibillina del governo per scuotere i risparmiatori delle assicurazioni: «Per realizzare una Rc auto equa, con canoni differenziati rispetto al territorio si eliminano i vincoli di trasferimento della polizza da un assicuratore a un altro». Poche parole, pronunciate durante la conferenza stampa convocata per presentare la legge di bilancio. Una comunicazione sintetica che ha dato il via a studi, previsioni, analisi. E, nello stesso tempo, ha fatto drizzare le antenne a chi, a ogni rinnovo, cerca di ridurre il prezzo della polizza da sottoscrivere. Una possibilità che, in verità, già esiste. Soprattutto se si assicurano più veicoli, magari l’auto e la moto.
Quella che una volta era conosciuta come “polizza sei ruote”, oggi si è trasformata in una vera e propria strategia di fidelizzazione del cliente. Diverse compagni propongono sconti e agevolazioni nel caso si vogliano assicurare più mezzi o più beni (come la casa, l’abbigliamento da rider, l’infortunio, ecc.). Certo, ci sono delle limitazioni. «Due in particolare», precisa Emanuele Anzaghi, vice presidente del sito di comparazione Segugio.it. «In Italia non si può sottoscrivere una copertura unica per due veicoli diversi, e la classe di merito in entrata non si può applicare su mezzi diversi».
Detto ciò, i casi di compagnie pronte ad abbassare i propri prezzi per invogliare il cliente a servirsi di maggiori coperture non mancano. Zurich Connect, per esempio, stante l’accertata proprietà di entrambi i veicoli, offre uno sconto del 3% sull’Rc moto e del 10% sulle coperture addizionali, oltre che uno sconto famiglia estendibile fino a un massimo di cinque polizze. Con Linear, invece, i possessori di più mezzi o facenti parte dello stesso nucleo famigliare possono accedere a uno sconto del 4% sull’Rc. Una percentuale che si alza al 25% nel caso di polizze multiple sottoscritte con Lloyd’s.
Se si assicurano più mezzi quasi ogni compagnia propone una scontistica di varia natura che può essere riferita al costo totale dell’Rc oppure al costo di opzioni aggiuntive
«In generale, possiamo affermare che se si assicurano più mezzi quasi ogni compagnia propone una scontistica di varia natura che può essere riferita al costo totale dell’Rc oppure al costo di opzioni aggiuntive», afferma Anzaghi. Ovviamente, per essere certi di risparmiare davvero, è necessario un altro piccolo sforzo: «A partire dagli sconti offerti dalla propria compagnia, bisogna considerare e confrontare le offerte scontate dei competitor prestando particolare attenzione alle caratteristiche della polizza aggiuntiva che potrebbero variare rispetto a quella di partenza», conclude Anzaghi.
Insomma, sperare che dall’alto arrivi una soluzione erga omnes potrebbe non essere vantaggioso. «Da quanto è stato dichiarato finora dai membri del governo», afferma Anzaghi, «non c’è ancora chiarezza su come sarà realizzata l’equità annunciata. Sul tavolo ci sono due possibili interpretazione: da un lato, la questione della trasferibilità delle polizze che prevedono l’installazione di una black box, strumenti che molto spesso hanno caratteristiche diverse in base alla compagnia scelta. Dall’altro lato, c’è il tema della tariffa unica nazionale che, se venisse applicata, comporterebbe delle forti rimodulazioni a livello provinciale per gli utenti». A pagare, detto altrimenti, sarebbero sempre gli assicurati. Gli unici che potrebbero mantenere in equilibrio il mercato delle assicurazioni auto che, già oggi, utilizza per la propria gestione una media del 97% dei premi incassati.