Nazionalpopolare ma non trash, empatica ma senza faccine, sexy ma non sfacciata. E se la nuova Barbara D’Urso fosse proprio Caterina Balivo? Bella, fresca, mamma, influencer, 38 anni, la conduttrice di Aversa è una D’Urso depurata da una mezza dozzina di orpelli: effetti speciali che azzerano i lineamenti, luci da Maria Immacolata, anelli, collane, orecchini-lampadario, cinture, look circensi, pose plastiche, hashtag improbabili. L’artiglieria pesante la lascia alla collega. Semplicemente, conduce una trasmissione alla volta e lo fa bene, non ce la troviamo tutti giorni della settimana festivi inclusi, in tre prime serate, Grandi Fratelli, Dottoresse Giò.
Caterina piano piano sta diventando quello che Carmelita era dieci anni fa: la regina del pomeriggio che confessa i vip, la conduttrice della porta accanto. Temi leggeri, chiacchiere da salotto. Ma tutto dipende dai toni. Vieni da me, la sua nuova (e unica) trasmissione che nel pomeriggio di Raiuno si scontra con Uomini e donne, è uno dei programmi più ricercati sul web, la qual cosa non è un dettaglio. Significa che raccoglie curiosità e interesse. D’accordo, la trasmissione, come tutto il daytime della nuova Rai giallo-verde, non è campione d’ascolti; in compenso produce una rassegna stampa che Domenica Live e Pomeriggio 5 si sognano.
Sì, è sessista e spietato dire che Barbara D’Urso è una grande macchina da guerra ma a 61 anni può avere fatto il suo tempo, ma il gap generazionale favorisce la giovane collega. Sciagurata, in particolare, l’idea fortemente spinta dalla stessa conduttrice napoletana di riesumare la Dottoressa Giò, agghiacciante fiction medical-trash che alla domenica sera fa un tragico 10% di share, due milioni e mezzo di teste, roba da fare sembrare un successo il carrozzone di Fazio Che tempo che fa.
Gli ospiti piangono, ma a volte è lei stessa che si commuove. Come quando dialogando con Vladimir Luxuria si è lasciata andare: “La mia angoscia più grande è che mio figlio possa bullizzare o essere bullizzato”. A differenza del pietismo d’ursiano fatto di espressioni contrite e forzature, qui le goccioline dagli occhi della conduttrice escono davvero. O è Maryl Streep, oppure è sincera
Il salotto di Vieni da me, invece, sta diventando il luogo dove i famosi vanno a confessarsi con leggerezza ma anche momenti seri. La rubrica del “cassetto dei ricordi”, dove in ogni sportello c’è un oggetto che richiama alla memoria un fatto bello o brutto per il personaggio di turno, è un piccolo cult televisivo. Anche grazie a un budget decisamente migliore rispetto a quello di Barbara, che fa ascolti con personaggi di serie Z, da Caterina vanno i vip veri, non quelli che parlano con i defunti o che non arrivano alla fine del mese.
Pippo Franco ha commosso parlando di quando aveva solo sei anni e il padre morì a causa di un problema al cuore dopo essere fuggito dalla prigionia in Africa; Red Canzian ha rivelato di essere vivo per miracolo dopo che gli è scoppiata l’aorta nel 2015; Maria Teresa Ruta della violenza subita per strada a Roma, negli anni giovanili. E poi Leo Gullotta, Ricky Tognazzi, Lello Arena, Paola Barale che ha raccontato la vita di una donna come lei che a 50 anni è “single, non sola”. Caterina è riuscita persino a stanare Gigi Marzullo che non si concede mai a nessuno. Ha fatto emozionare Bruno Vespa e reso spiritosa la glaciale Lilli Gruber.
Gli ospiti piangono, ma a volte è lei stessa che si commuove. Come quando dialogando con Vladimir Luxuria si è lasciata andare: “La mia angoscia più grande è che mio figlio possa bullizzare o essere bullizzato”. A differenza del pietismo d’ursiano fatto di espressioni contrite e forzature, qui le goccioline dagli occhi della conduttrice escono davvero. O è Maryl Streep, oppure è sincera.
“Nata per ribellarsi”, recita la sua biografia su Twitter. Nel 2010 era in auge, aveva anche vinto un Oscar televisivo come personaggio emergente. Ma l’allora direttore di Raiuno Mauro Mazza, quota An, decise di epurarla. Il dirigente le cancellò la trasmissione Sabato italiano, lei era in panchina. Sembrava finita, ma non si è abbattuta: fa due figli, la radio, ricomincia a studiare. Cambiano i direttori e lei, ex Del Noce Angel, come la ribattezzarono, ricomincia da capo. Riparte da Raidue, con Detto Fatto, che ha lasciato lo scorso anno per ritornare al suo primo amore, Raiuno. Ciarliera, scaltra, non si sente sexy perché ride molto; i suoi fan sono pazzi dei suoi piedi, le chiedono continuamente foto delle estremità. Il sorriso e la spontaneità bucano lo schermo. Di Barbara D’Urso era amica: sono simili nei pregi, ma non nei difetti. Il turnover è servito.