Bontà in coppettaEstate al fresco in città: ecco le cinque migliori gelaterie di Torino

Torino è ormai diventata una meta stabile per i gourmet. Nel giro per le gelaterie d’Italia, non poteva mancare una tappa alle sue gelaterie artigianali. Eccone cinque dove rinfrescarsi quest’estate

Pixabay

Nel nostro giro per le gelaterie d’Italia c’è una tappa obbligata: Torino. Da alcuni anni, ormai, la città sabauda è diventata una meta stabile per i gourmet. La tradizione piemontese, unita alla cura dei prodotti e all’attenzione per la qualità ne fanno un fiore all’occhiello dell’enogastronomia italiana. Dalle tradizionali osterie ai ristoranti sperimentali, dai bistrot alla cucina etnica, le strade composte ed eleganti di questa città rivelano al visitatore tante ghiotte occasioni. Tra queste non mancano le gelaterie artigianali: una fonte inesauribile di varietà gustose nei punti nevralgici della città. Ne abbiamo scelte cinque che saranno sicuramente capaci di stupirvi.

Alberto Marchetti

Per Alberto Marchetti la ricerca delle materie prime è una priorità assoluta insieme con la selezione dei piccoli produttori locali: il latte fresco viene dalle valli piemontesi, il cioccolato di Gobino, le nocciole trilobate di Lana, Farina Bona di mais tostato, frutta fresca di stagione e specialità dei presidi di Slow Food, come i ramassin della Val Bronda, la fragola di Tortona, i limoni di Sorrento, il chinotto di Savona per le granite. Tra le novità, lo zucchero grezzo di barbabietola, utilizzato come dolcificante naturale insieme allo zucchero di canna e d’uva. Un tocco di condensato dona poi il gusto cremoso-caramellato tipico dello stile torinese. Alberto Marchetti ama i sapori autentici di una volta, ma ama anche le sperimentazioni. In pieno centro a Torino offre molti gusti da non perdere: gianduja, crema all’uovo, nocciola, pistacchio, sorbetto al Chontalpa, tiramisù con i savoiardi del forno di Giovanni Moro, nel Nuorese. Da provare anche le granite. Un gusto speciale è il Ramassin della Val Bronda, realizzato con le susine tipiche del territorio piemontese.

Mara dei Boschi

Una ventina le proposte permanenti (ma con i cambi di stagione si arriva a settancinque gusti diversi): la mandorla salata con l’albicocca, lo zabaione con passito kosher, il caramello con arachidi e sale Maladon, il cocco e yuzu, la Panera, crema al caffè. Originale il gelato al tartufo, crema all’uovo e polvere di tartufo bianco. Nuovi sorbetti alle erbe di montagna (melissa, malva, camomilla) per gli amanti del gelato salutare. Da non perdere il Marotto, versione gelato del gianduiotto.

Grande attenzione alle materie prime: frutta fresca, yogurt al sesamo, crema al caffè del vicino bar Orso Laboratorio Caffè per i gusti più classici. In lista anche il gelato gastronomico, dal sesamo al peperone fino ad arrivare alle olive taggiasche, oltre a una linea tutta dedicata alle erbe. Questo è il mondo di Davide Ferrero, classe ’90, gelatiere da quando aveva 18 anni. Dopo esperienze a Londra e a Lisbona, il successo a Torino con gelati cremosi, leggeri e sperimentali. La protagonista di questo laboratorio dal nome fiabesco, sita nel cuore di San Salvario, è la fragolina “mara des bois”.

Vanilla creams & fruits

Un piccolo e accogliente locale nel centro di Torino, capace di stupire i palati più esigenti. Ottima selezione di gusti che variano secondo stagione. Fra i gusti più popolari, la zuppa inglese, la tarte tatin, la Sacher, la pastiera napoletana, il bunet e il cioccolato noir Black Dream. Tra le specialità di stagione e i gusti più particolari – che variano di mese in mese a seconda della creatività del gelatiere e della disponibilità degli ingredienti – da segnalare il caramello al sale grigio di Bretagna, lo zabaione con nocciolini di Chivasso, lo yogurt greco con miele e noci e il cuneese al rum. Molto interessanti i gusti ispirati al vino: il moscato, la malvasia o il sorbetto al brachetto. Golosi e originali anche i sorbetti, da quello a base di pere all’amaretto a quelle con mele cotte alla cannella, dal melone al Grand Marnier alle fragole al Porto, senza dimenticare le caldarroste.

La gelateria Vanilla, a pochi passi da piazza Castello, offre un gelato artigianale di qualità con materie prime attentamente selezionate.

Gelateria Popolare

Nel cuore del quartiere di Porta Palazzo, Maurizio De Vecchi coniuga alla perfezione il sapore autentico della tradizione con il gusto più contemporaneo. Le sue creme utilizzano latte e panna freschi, zucchero di canna, tuorlo e albume d’uovo pastorizzati. Nessun additivo, tanto meno aromi, coloranti, conservanti, grassi idrogenati, basi in polvere o preparati pronti. Nei suoi sorbetti utilizza l’acqua dell’acquedotto, frutta fresca preferibilmente di stagione e zucchero di canna.

Tanti gusti tra i quali scegliere: ci sono la nocciola, il cioccolato fondente, lo zabaione, lo yogurt, il gelato alle caldarroste. Particolari i sorbetti alla frutta aromatizzati con spezie: mela e cannella, arancio e cardamomo, pera e chiodi di garofano, pesca con amaretti e grué di cacao. La frutta fresca arriva dal vicino mercato, a eccezione dei frutti di bosco che provengono da piccoli produttori del Canavese.

Il gelato è cento per cento naturale e prevede, come unico addensante, la farina di carrube. Dopo il successo del locale di Torino, Maurizio ha aperto anche una seconda sede a Loano, in provincia di Savona.

Cascina Roseleto – Gelateria Contadina

A Villastellone, Claudia Masera e la sua famiglia conducono due attività: l’azienda agricola Cascina Roseleto e l’omonima gelateria contadina (con laboratorio di trasformazione). Splendida la storia. La gelateria parte nel 2009 quando una parte del latte viene trasformato in gelato, mentre il rimanente viene venduto attraverso il distributore self service di latte crudo “intero” di alta qualità.

Nel 2010 l’azienda inizia la riconversione a un modello di allevamento estensivo e sostenibile. Nel 2013, sposa il progetto del Latte Nobile Alta Qualità, convertendo la coltivazione da mais a erba. Nel 2017 si dedica alla produzione di Lait Real (latte da animali alimentati a erba e fieno), aderendo al più severo protocollo che prevede l’obbligo di pascolo.

Fra le specialità della casa: il Bacio del Roseleto, il Ciaparat (biscotto variegato gianduja con mandorle e nocciole caramellate), il Bagigio, il Langarola (gelato alla nocciola e gelato allo zabajone variegato con granella di nocciole e pezzi di pan di spagna imbevuti nel Moscato d’Asti). Vari tipi di sorbetto, dalla pesca di Canale d’Alba all’uva fragola. Dal 2014 Cascina Roseleto è annoverata tra i Maestri del Gusto di Torino e Provincia.

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