Cronache dell’impeachmentI democratici prendono tempo sull’accusa a Trump (per ora)

La settimana scorsa fonti vicine ai democratici avevano fatto trapelare la notizia che la Camera stesse procedendo molto rapidamente e che un voto su Trump potesse essere possibile prima di Thanksgiving. Oggi la tempistica sembra cambiata e i democratici non sono più così sicuri di riuscire a finire

JIM WATSON / AFP

Si va per lunghe

La settimana scorsa, fonti vicine ai democratici avevano fatto trapelare la notizia che la Camera stesse procedendo molto rapidamente e che un voto su Trump potesse essere possibile prima di Thanksgiving, ovvero la fine di novembre. Oggi, la tempistica sembra cambiata e i democratici non sono più così sicuri di riuscire a finire entro novembre. Uno dei motivi, oltre al fatto che alcuni testimoni non si sono presentati a deporre e quindi le loro apparizioni devono essere rimesse in calendario, l’latro motivo è che i testimoni che invece si sono presentati e hanno parlato, hanno fatto fornito notizie e dettagli da approfondire, altri testimoni da sentire e altri documenti da richiedere. Prendendosi ancora tempo, i democratici vogliono essere molto sicuri della solidità della loro indagine, ma al tempo stesso rischiano però di trascinare per le lunghe il clima di divisione totale che c’è al momento a Washington, rischiando magari anche di perdere il sostegno dell’opinione pubblica, a oggi favorevole all’’impeachment.

Cosa ha detto Trump lunedì

In una riunione di gabinetto lunedì pomeriggio, Trump ha chiamato l’operato dei democratici e i democratici tutti “vicious”e ha anche detto che i repubblicani devono stare più uniti se vogliono contrastare la procedura di impeachment. Le parole di Trump arrivano dopo che si sono registrare le prime, timide crepe nel fronte repubblicano, con una manciata di senatori a dirsi favorevoli dall’impeachment. Il pensiero è andato subito a Mitt Romney,a Francis Rooney e a John Kasich.

I democratici bloccano una votazione contro Adam Schiff

Sempre lunedì, i democratici della Camera hanno bloccato gli sforzi repubblicani di mettere al voto e censurare l’operato di Adam Shiff, presidente della commissione intelligence e uno dei tre che stanno conducendo la procedura di impeachment. Nei giorni passati Trump ha attaccato spesso Shiff, definendolo traditore e chiedendo a gran voce la sua rimozione.

Beto O’Rourke chiede impeachment e rimozione di Trump

In una intervista televisiva alla CNN, il candidato democratico alla presidenza Beto O’Rourke, del Texas, si è detto favorevole non solo all’impeachment, ma anche alla rimozione di Trump. “È un pericolo per il Paese e va rimosso. La mia speranza è che i repubblicani al Congresso possano vedere al di sopra del proprio partito, della propria rielezione e guardare al futuro di questo paese. Questo è ciò di cui abbiamo bisogno”.

Cosa accade questa settimana

Il programma per ora è questo: lunedì arriva a testimoniare Bill Taylor, in qualità di ambasciatore degli Stati Uniti in Ucraina. Mercoledì è la volta di Michael Duffey, direttore associato dell’Ufficio di gestione e bilancio per i programmi di sicurezza nazionale. A seguire Laura Cooper, vice assistente del Segretario alla Difesa. Giovedì tocca a Alexander Vindman, direttore degli affari europei con il Consiglio di sicurezza nazionale.

Il fact sheet di Nancy Pelosi

Lunedì l’ufficio della Speaker of the House Nancy Pelosi ha pubblicato lunedì un foglio informativo in cui sono descritte e riassunte le accuse contro il presidente Trump nel corso dell’indagine di impeachment. “Il presidente Trump ha tradito il suo giuramento, ha tradito la nostra sicurezza nazionale e ha tradito l’integrità delle nostre elezioni per il suo guadagno politico personale”, sostiene il documento.

Quanto ne sai di impeachment? Fai il quiz!

La CNN ha messo on line un quiz per vedere quanto i lettori sono informati circa lo svolgersi della procedura di impeachment. Il quiz consiste nel rispondere a una serie di domande sulla storia e sugli aspetti tecnici. Il quiz si può fare qui

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