Ita ha offerto 90 milioni di euro ai commissari della vecchia Alitalia per comprare il marchio della compagnia aerea e i domini del sito Internet. Una trattativa lampo, quella della cessione del brand, dopo che la gara è andata deserta. Ma anche se manca ancora il timbro finale, l’accordo è stato già raggiunto lunedì e sarà ratificato oggi – spiega Il Messaggero.
E mentre oggi la vecchia Alitalia farà i suoi ultimi voli, i commissari hanno già annunciato il pagamento ai dipendenti del restante 50% di stipendio rimasto in sospeso. Soldi che saranno erogati oggi, dopo che l’amministrazione straordinaria – i commissari Giuseppe Leogrande, Daniele Santosuosso e Gabriele Fava – aveva subordinato la busta paga all’arrivo delle risorse finanziarie da parte di Ita per rilevare il marchio.
La gara per il marchio è partita da una base di 290 milioni. Ma il presidente di Ita, Alfredo Altavilla, non ha voluto rilanciare. La Commissione europea aveva ipotizzato un valore di 110 milioni per il brand. L’offerta vincolante di Ita, però, al momento è l’unica presentata.
A spingere sull’acceleratore in queste ore è stato sopratutto il Mise che, attraverso un grande lavoro di mediazione, ha sollecitato i commissari e Ita a chiudere in fretta la partita. L’intesa arriverà quindi sul filo di lana, allo scoccare del gong.
Sempre ieri notte sono stati firmati i contratti di leasing per gli aerei Alitalia e tutta una serie di adempimenti tecnici e operativi. Risolta la questione marchio e quella dell’utilizzo dei velivoli, Ita decollerà domani con la livrea Alitalia, 52 aerei Airbus (di cui sette di lungo raggio) e 2.800 dipendenti. L’annuncio ufficiale lo daranno i vertici di Ita, il presidente Alfredo Altavilla e l’ad Fabio Lazzerini, che il 15 interverranno all’evento «ITA.Born in 2021».
Il decollo avverrà ufficialmente all’alba, con un primo volo da Milano Linate e un secondo, poco dopo, da Roma. Il primo, il Linate-Bari delle 6.20, mentre a Fiumicino il primo imbarco sarà sull’aereo diretto a Linate delle 6.30. Sui velivoli resterà dunque il logo tricolore Alitalia e non cambieranno le divise del personale. Così come resterà lo storico codice Az.
Ita decolla con una sola rotta di lungo raggio, Roma-New York JFK, dal 4 novembre. Anche se l’ad Lazzerini ha parlato di possibili «sperimentazioni» nei prossimi mesi. «Noi ci stiamo affacciando sul mercato, abbiamo iniziato a vendere alla fine di agosto, vendiamo centinaia di migliaia di biglietti a degli eroi che trovano il nostro sito su Internet che è fondamentalmente introvabile»
Restano però gli oltre 7mila esuberi potenziali dalla vecchia Alitalia. Il Mise ha mostrato apprezzamento per l’operato dei sindacati che hanno evitato lo sciopero di domani. Per i non assunti da Ita è stata concordata la cassa integrazione fino a settembre 2022. E il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha promesso una norma per prolungarla fino al 2023. Restano in Alitalia i rami manutenzione e handling, che continueranno a lavorare anche per Ita e dovranno essere messi in vendita dai commissari.
Intanto è stato pure annunciato che Ita non farà i voli con la Sardegna in continuità territoriale, sussidiati con fondi pubblici. La spagnola Volotea ha presentato l’offerta con i maggiori ribassi nella gara della Regione Sardegna per i voli dei prossimi cinque mesi a partire da domani.