In queste ore si sta giocando una delicata partita di ping pong tra la Juventus, la Federcalcio e il Coni. L’incontro di ieri sera non ha portato ad alcun accordo e per questa mattina non sono previsti appuntamenti tra le parti, ma chi ieri sera era presente ha notato che il clima è più favorevole a un’intesa che lascerebbe la Juventus in B, ma senza i 17 punti di penalizzazione assegnati dalla Corte federale. Questa è esattamente la richiesta della società controllata dall’Ifil. In cambio dello sconto di pena, la Juve rinuncerebbe al ricorso al Tar che domani, a Roma, potrebbe sospendere l’avvio dei campionati e, magari, riammettere cautelativamente la Juventus in A. Il commissario della Figc, Guido Rossi, è contrario alla depenalizzazione, a differenza dei vertici del Coni, ma il suo atteggiamento ieri sera è parso più smussato. La sensazione è che i vertici del calcio auspichino un passo indietro della Juventus, senza però essere costretti a garantire ai bianconeri un accordo formale che potrebbe essere male interpretato dall’opinione pubblica in questi mesi ingrassata a pane e giustizialismo. Ieri notte Figc e Coni hanno discusso sul da farsi. La Juve aspetta una telefonata questa mattina. La partita si chiude al cda Juventus delle 15, termine ultimo per poter formalmente ritirare il ricorso al Tar.
31 Agosto 2006