New York. La Federal Communications Commission (Fcc) di Washington, l’Autorità federale di controllo del complicato mercato dei media americani, è pronta ad allentare le regole che impediscono a una società editrice di possedere sia un giornale sia una televisione sia una radio nella stessa città. L’ambizioso piano di liberalizzazione del mercato, svelato ieri da un interessatissimo New York Times e accolto con grande gioia dalle media company e dai centri studi liberisti, è stato preparato dal presidente repubblicano della Commissione, Kevin Martin, e ha già la maggioranza dei cinque commissari in vista del voto di dicembre.
Il progetto della Commissione consentirebbe al finanziere Samuel Zell di completare l’acquisto della società editrice del Chicago Tribune, al New York Times in crisi di respirare e a Rupert Murdoch di continuare a controllare il Wall Street Journal, il New York Post e il network Fox, a cui la settimana scorsa il magnate australiano ha aggiunto un nuovo canale economico-finanziario, Fox Business, per provare a sbaragliare la Cnbc esattamente come Fox News in poco tempo è riuscita a fare con la Cnn. Finora Murdoch ha goduto di uno speciale permesso della Commissione, viceversa avrebbe dovuto vendere il Post, come aveva fatto all’inizio degli anni Novanta, e non avrebbe potuto comprare il Wall Street Journal. Il Congresso, già nel 1994, gli aveva consentito di aumentare la quota di proprietà televisive nazionali, fino a poter raggiungere un massimo del 35 per cento delle famiglie americane. La Commissione ha l’obbligo di rivedere i limiti ogni due anni, perché le nuove tecnologie mutano continuamente il panorama.
(segue dalla prima pagina) Nel 2003, l’Amministrazione Bush ha ampliato i tetti, convalidando gli ulteriori acquisti di stazioni televisive fatti da Murdoch e da altre società editrici. L’Autorità di Controllo, allora guidata dal figlio di Colin Powell, Michael, aveva deciso di portare il limite massimo di fetta di mercato televisivo raggiungibile da una singola società al 45 per cento. Anche in quel caso si parlò di un favore a Murdoch, anche perché due collaboratori di Powell subito dopo sono andati a lavorare per il magnate australiano. Poco dopo, una corte d’appello federale ha bocciato la decisione della Commissione, ma in seguito il Congresso ha passato una legge di compromesso che ha portato i limiti al 39 per cento. Non è solo Murdoch il beneficiario di aiuti ad personam: alcuni imperi mediatici, come quello del New York Times, sono comunque autorizzati a possedere sia giornali che stazioni radiotelevisive nella stessa città perché le restrizioni degli incroci proprietari che sono entrati in vigore nel 1974 non sono stati applicati retroattivamente. La società editrice del Chicago Tribune ha un permesso speciale dalla Commissione, come quello garantito a Murdoch, per controllare giornali e televisioni in cinque città: New York, Chicago, Los Angeles, Hartford e Miami. Ma le regole non consentono di trasferire il permesso speciale ai nuovi compratori.
Le regole attuali consentono a una società di controllare due stazioni televisive nei mercati più grandi, ma solo se almeno una delle due non sia tra le prime quattro reti e se localmente ce ne siano almeno otto. I sostenitori del cambiamento, uno dei quali è il presidente della Fcc che oltre trent’anni fa scrisse la regola restrittiva e ora fa da consulente alle società editoriali, credono che queste norme siano obsolete, anche perché il mercato pubblicitario si sposta rapidamente dai giornali ai siti internet trasformando l’industria della stampa cartacea.
Questo fenomeno ha convinto le società editrici a fare maggiori pressioni sull’Autorità regolatrice per cambiare le regole sulla proprietà, ma anche la Commissione ad avviare un dibattito pubblico da qui al 18 dicembre. Nessuno, però, si aspettava la mossa del presidente Martin, specie in un anno elettorale, anche perché il voto di dicembre scatenerà la protesta di molte associazioni dei diritti civili e la solita accusa a Murdoch di volersi fare un boccone della democrazia americana.
Christian Rocca
19 Ottobre 2007