New York. Il Vincenzo Visco americano si chiama Charlie Rangel. Deputato afroamericano, eletto ad Harlem, grande amico dei Clinton, Rangel da poco meno di un anno guida la potente Ways and Means della Camera di Washington, il crocevia della spesa federale americana. Ieri Rangel ha presentato quella che ha definito “la madre di tutte le riforme fiscali”, subito definita dai repubblicani “la madre di tutti gli aumenti fiscali”. Le speranze che il suo radicale progetto di riforma fiscale passi entro la fine dell’anno sono minime, ma la sola idea che i politici democratici stiano dando l’impressione di voler aumentare le tasse sta facendo venire i brividi alla schiena ai candidati del partito che a novembre dovranno giocarsi la Casa Bianca. Rangel sostiene che il suo progetto sarà a costo zero, perché da un lato aumenta le tasse, dall’altro le abbassa e soprattutto cancella l’alternative minimum tax che fu ideata dai democratici e che ora sta stritolando il ceto medio. Il Wall Street Journal, invece, ha valutato un incremento fiscale in mille miliardi di dollari (“one trillion-dollar baby”), il più grande aumento di tasse della storia americana. La proposta di Rangel aumenta del 4 per cento le tasse a chi guadagna oltre 200 mila dollari l’anno e di una cifra pari anche i capital gains e i dividendi, ma diminuisce le tasse societarie dal 35 per cento al 30,5. I conservatori hanno notato la sottile ironia di questa idea di abbassare le tasse alle società, perché dimostra che anche la sinistra si rende finalmente conto che il livello di tassazione è decisivo per le scelte di investimento delle aziende. “Rangel – ha commentato il Wall Street Journal – sembra che abbia dato ascolto ai numerosi manager ed economisti americani che da tempo dicono che il livello di tassazione delle imprese ha contribuito a trasferire all’estero capitali e affari”. La filosofia di fondo è opposta a quella di Ronald Reagan, malgrado Rangel abbia invocato la sua memoria. Nel 1986 Reagan ha abbassato le aliquote in cambio di minori deduzioni. Il Visco americano alza le tasse individuali e offre maggiori deduzioni.
27 Ottobre 2007