Camillo di Christian RoccaAncora su Blago

New York. Il tentativo del governatore dell’Illinois Rod Blagojevich, detto Blago, di vendere al miglior offerente il seggio senatoriale reso vacante da Barack Obama continua a imbarazzare il team del presidente eletto degli Stati Uniti. L’inchiesta del rigidissimo procuratore federale Pat Fitzgerald non riguarda nessuno degli uomini di Obama, anzi gli estratti delle intercettazioni presentati in tribunale indicano che Blago era furioso perché gli obamiani non sembravano disposti a offrirgli soldi o posti al governo in cambio di una nomina al Senato gradita al presidente eletto. L’imbarazzo, però, è legato a uno scandalo nato nell’ambiente politico di Chicago di cui fanno parte Obama e il suo capo dello staff Rahm Emanuel e, soprattutto, al fatto che lo stesso Emanuel ha discusso direttamente con Blago della nomina del sostituto di Obama.
Nelle carte di Fitzgerald, Emanuel non è citato per nome, ma fin dal primo giorno si è capito che fosse lui il “senior advisor A”. Ieri il Chicago Tribune ha confermato la notizia, ribadendo che questo non vuol dire che l’uomo di fiducia di Obama abbia tentato di chiudere un accordo illegale con il governatore e neanche che fosse a conoscenza delle intenzioni di Blago, ma fa capire perché Obama ha così tante difficoltà a escludere perentoriamente i rapporti tra il suo staff e il governatore. Al Tribunale risulta che i contatti siano cominciati il sabato precedente le elezioni. Emanuel avrebbe fatto al capo dello staff di Blago una lista di cinque candidati accettabili per Obama, tra cui la fidata consigliere Valerie Jarrett.
Tre settimane fa, lo stratega David Axelrod aveva detto che Obama e Blago avevano discusso dei probabili sostituti. Ma appena è scoppiato il caso, Axelrod ha detto di essersi sbagliato e Obama ha negato ogni tipo di contatto. Giovedì il presidente eletto è stato meno perentorio: ha confermato di non aver parlato con Blago del seggio, si è detto “fiducioso” che i suoi uomini non abbiano partecipato a ipotesi di accordo sul seggio e ha promesso che “nei prossimi giorni” spiegherà i contatti avuti dal suo staff con l’ufficio del governatore.
La pressione ora è su Rahm Emanuel, anche perché il suo rapporto con Blago è di lunga data. Nel 2002 Emanuel ha preso il posto di Blago alla Camera e, insieme con Obama e altri due, ha elaborato la strategia elettorale che ha condotto Blago a vincere le elezioni a governatore dell’Illinois. Emanuel è un politico raffinato, noto per i suoi metodi spicci. Ex ballerino e funzionario della Casa Bianca di Clinton, che nel 1991 ha lasciato per arruolarsi da volontario nell’esercito di Israele contro Saddam Hussein, Emanuel ha fatto una fortuna da consulente di grandi banche d’affari e poi è tornato in politica, dove in poco tempo e senza pietà per gli avversari ha scalato i vertici del Partito democratico.

X