Camillo di Christian RoccaMay I have the Bill?

New York. Negli ultimi dieci anni Bill Clinton ha raccolto 500 milioni di dollari per la sua fondazione, le iniziative benefiche e la biblioteca presidenziale di Little Rock, in Arkansas. Gli ex presidenti non sono obbligati a rendere noti i nomi dei donatori, ma Barack Obama ha chiesto esplicitamente a Clinton di pubblicare l’elenco dei 205 mila finanziatori come condizione necessaria per la nomina di Hillary Clinton al dipartimento di stato. L’idea è quella di evitare possibili imbarazzi alla prossima Amministrazione che sarà rappresentata nel mondo da Hillary, visto che tra i finanziatori di Bill ci sono molti governi stranieri al centro delle nevralgiche questioni energetiche e di sicurezza. Bill Clinton s’è inoltre impegnato a farsi autorizzare da una commissione del dipartimento di stato, che sarà guidato da Hillary, i prossimi finanziamenti stranieri e a renderli pubblici alla fine di ogni anno.
L’elenco dei finanziatori di Clinton è ricco di personalità, imprenditori e star angloamericane, da Bill Gates a Rupert Murdoch, da Steven Spielberg a Barbra Streisand, da George Soros a Donna Karan, da Mike Bloomberg a Cameron Diaz, fino a nomi meno glamorous come la società Blackwater che fornisce le guardie private in Iraq; la moglie di Mark Rich, il finanziere latitante graziato da Clinton nell’ultimissimo giorno alla Casa Bianca; Victor Dahdaleh, sotto processo per frode; e la fondazione della catena commerciale Wal-Mart, la più odiata dalla sinistra americana per le sue politiche antisindacali. Sono i finanziatori stranieri, però, a tenere banco. Non tanto la Norvegia, l’Australia o la lotteria olandese e nemmeno il bizzarro contributo (tra cinquanta e centomila dollari) del ministero dell’Ambiente italiano. A destare interesse sono i paesi islamici e petroliferi, già finanziatori – anche se con cifre inferiori – della biblioteca di Bush senior, padre dell’attuale presidente. L’Arabia Saudita ha versato a Clinton tra i dieci e i venticinque milioni di dollari, a cui vanno aggiunti altre decine e decine di milioni di dollari versati da singoli esponenti della famiglia reale. I governi del Kuwait, dell’Oman, del Qatar, di Dubai e del Kazakhstan hanno donato tra uno e cinque milioni di dollari a testa. Clinton inoltre ha ricevuto meno di cinque milioni di dollari da uno sceicco etiope finanziatore di un gruppo islamista. Nella lista ci sono anche un paio di grandi donatori israeliani e indiani.