Camillo, nel 2008, ha ricevuto quasi un milione di visite da 264,990 visitatori unici che hanno dato un’occhiata a 1.722.885 pagine del sito. Il giorno in cui ha fatto più contatti è stato il 5 novembre (il giorno dopo le elezioni americane), oltre 15 mila. Nei giorni normali sono cinquemila visite, nei weekend, nei festivi e durante l’estate la cifra si dimezza, a dimostrazione che in Italia si usa internet soprattutto in ufficio. I post più letti sono quelli su Marco Travaglio (ai primi due posti), ma anche uno bello tosto su Max D’Alema, seguono la mia dichiarazione di non voto per Walter, il post sulla canzone "yes we can", quelli sulla Juventus e la "dieta liquida" di Giuliano Ferrara. Il 30 per cento dei lettori arriva su Camillo direttamente, il 19 per cento attraverso qualche ricerca su Google (995 persone ci sono arrivate dopo aver cercato "Antonio Monda", 371 persone con "guia soncini and filippo facci", 183 con "puttane", 94 con "John McEnroe", 77 con "Nevio Scala", 30 "luca sofri and pietrangelo buttafuoco"). La restante metà è arrivata dal Foglio.it e da altri blog (Wittgenstein, Tocqueville, Emmebi, tra i primi dieci)
Il milione di visite è arrivato da 159 paesi diversi, su 192 esistenti. L’85% dall’Italia, il resto da Europa e dagli altri quattro continenti. Milano, Roma, Torino e Bologna sono le prime città italiane, New York la prima del resto del mondo, seguita da Londra, Zurigo, Barcellona, Praga, Bastia, Washington, Pittsburgh. Budapest, Dublino, Stoccolma, Sydney e San Francisco (tutte con più di mille visite). I primi dieci paesi sono: Italia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Svizzera, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Spagna, Australia. Ma almeno un lettore c’è stato in Libia, Congo, Polinesia, Zambia, Nuova Caledonia, Aruba, Saint Lucia, Haiti, Benin, Tonga, Trinidad e Tobago, Yemen, Belize, Paraguay, Costa d’Avorio, Grenadine, Guiana francese, Armenia, Kyrgykstan, Brunei, Madagascar. Molto orgoglioso delle 138 visite dal Vaticano, delle 1.139 dal Giappone, delle 988 dalla Cina, delle 47 da Timor est, delle 22 dall’Iran, delle 19 dall’Arabia Saudita. Molti sospetti sulle 402 dalle isole Cayman.